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NO ALLO SPOPOLAMENTO, VALLEFIORITA PUNTA SULL’ L’ACCOGLIENZA

Il comune ha sposato il Progetto “Sai” che mira ad ospitare in paese  alcune famiglie

di Salvatore TAVERNITI – Gazzetta del Sud 17 maggio 2023

VALLEFIORITA (CZ) –  20 MAGGIO 2023  – Se n’era parlato nel corso dell’ultimo consiglio comunale in cui è stato approvato il bilancio consuntivo dell’anno finanziario 2022.

Per arginare lo spopolamento si stanno ponendo le basi del progetto “Sai” (sistema accoglienza integrazione) che mira all’accoglienza in paese di alcune famiglie.

Lo aveva detto il sindaco Salvatore Megna rispondendo ad alcune sollecitazioni dell’opposizione. Il Comune di Vallefiorita, infatti, ha aderito al Decreto del Ministero dell’Interno, Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, Direzione Centrale dei Servizi Civili per l’immigrazione e l’asilo per l’avvio della procedura per il finanziamento di nuovi progetti Sai, per la tipologia “accoglienza di carattere ordinario”, promosso dallo stesso Comune in coprogettazione con un ente del terzo settore.

C’è la possibilità per gli enti locali di presentare progetti di accoglienza per mille posti da destinare a nuclei familiari, anche monoparentali, che saranno finanziati a valere sul fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo.

Il Comune di Vallefiorita per questo scopo collabora con la Fondazione Città Solidale, con sede in Catanzaro, che opera da diversi anni nel campo dell’integrazione sociale.

L’intervento, che è risultato ammissibile ed è stato finanziato dal Ministero per l’accoglienza di 20 persone, prevede l’attivazione di servizi di accoglienza nell’ambito della rete Sai, ex Siproimi (sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati.

In particolare, il progetto prevede l’accoglienza materiale, la mediazione linguistico-culturale, l’orientamento e l’accesso ai servizi dl territorio, l’insegnamento della lingua italiana e l’inserimento scolastico, orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo.

C’è anche l’accompagnamento legale, la tutela psico-socio-sanitaria, l’attività di sostegno agli affidamenti familiari in linea con il progetto educativo individualizzato del minore, come intervento anche complementare all’accoglienza in struttura; servizi destinati a sostenere e accompagnare il minore verso l’autonomia, ponendo attenzione alla transizione dello stesso all’età adulta, anche con riferimento al periodo di permanenza nel territorio autorizzato dal Tribunale per i minorenni; misure di accompagnamento all’inclusione sociale e lavorativa; servizi dedicati ai minori con particolari fragilità quali ad esempio minori vittime di tratta, minori con necessità di assistenza sanitaria specialistica e prolungata, minori con fragilità psicologica.