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MONTEPAONE (CZ) – UNA STATUA PER RICORDARE IL CANE “ANGELO”

Prossimo 5 maggio la posa dell’effige nel centro storico in prossimità sede municipale

Articolo e foto di Gianni ROMANO

MONTEPAONE (CZ) – 22 APRILE 2018 –  Una nuova statua per Angelo, il cane barbaramente ucciso da quattro giovani di Sangineto (CS) e che avevano poi postato sui social la loro barbaria.

E Grazie a Francesca Cutruzzulà, in collaborazione con la Be positive factory, l’associazione SOS quattro zampe e  il patrocinio del comune di Montepaone, organizzata per giorno 5 maggio con inizio alle ore 17, la posa della statua dedicata a Angelo.

La statua sarà posizionata nella storica piazza Cesare Pirrò accanto alla sede comunale, a Montepaone centro storico.   La statua raffigurante il cane Angelo è stata realizzata dallo scultore  Alessandro Di Cola, come stimolo lo slogan di Mahatma Gandhi” la civiltà di un uomo si misura dal modo in cui tratta gli animali”.

Lo scultore Alessandro Di Cola nasce a Roma e frequenta il liceo artistico, successivamente si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Roma,il suo lavoro è principalmente dedicato sulle espressioni dell’anima che nascono da sensazioni vissute,sensazioni provate e completate attraverso la loro stesso realizzazione.

Del resto anche l’ex ministro Michela Vittoria  Brambilla, aveva detto, ”occorre evitare che i delitti contro gli animali siano percepiti come fatti normali e perfino tollerabili in una società che deve necessariamente affrontare altri problemi.”

Questi giovani cosentini, avevano torturato fino alla morte un cane randagio, riprendendo tutto e postando poi il video su Facebook.

Quasi un anno dopo, è arrivata la sentenza del Tribunale di Paola: i quattro responsabili sono stati condannati a un anno e quattro mesi ciascuno.

Per loro, assenti nel momento della sentenza, è prevista però la sospensione della pena, subordinata all’esecuzione di sei mesi di lavori di pubblica utilità presso associazioni a tutela degli animali.

Con l’aggiunta di un risarcimento di duemila euro a ciascuna delle venti associazioni animaliste costituitesi parte civile nel processo.