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MONTEPAONE (CZ) – Tari, tutti i dubbi di “Bene Comune”

Montepaone, veduta [1]
Montepaone, veduta

Il comitato civico chiede se siano legittime le modalità di riscossione della tassa

di REDAZIONE

MONTEPAONE (CZ) – 20 GENNAIO 2015 – <<E’ legittimo l’ultimo balzello che è stato addebitato ai contribuenti Montepaonesi da parte del Comune per il tramite del Servizio Tributi Associato?>>

Il comitato civico “Montepaone – Bene Comune” lo chiede al commissario prefettizio Laura Rotundo, al revisore dei conti del Comune a al presidente dell’Anutel (Associazione Nazionale Uffici Tributi Enti Locali) che ha sede nazionale nel Comune montepaonese.

<<Questo “regalo” – dice il comitato – contenuto negli avvisi di pagamento della Tari (tassa rifiuti) 2014 arriva dal Comune di Montepaone – Servizio Tributi Associato, che ha pensato bene di addebitare ad ogni contribuente, in aggiunta alla normale tassa sui rifiuti una sovrattassa di 3 euro come “Spese Postali”.Una piccola somma che moltiplicata per gli oltre 3 mila contribuenti Tari, diventa un’entrata piuttosto consistente>>.

<<Il motivo dell’aggiuntivo – aggiungono dal comitato – “come si conviene” sempre in questi casi, è stampato in caratteri piccoli nel dettaglio importi dell’avviso di pagamento recapitato ai cittadini. Una richiesta incomprensibile e, secondo noi, infondata ed illegittima considerato che tutte le spese e gli oneri sostenuti per l’esecuzione del servizio, incluse le spese di riscossione, sono determinate nel Piano Finanziario approvato dal Comune con la deliberazione n. 5 del 3 settembre 2014 e trovano corrispondenza nella voce Carc (costo di accertamento e riscossione) di detto Piano Finanziario per 23 mila 904 euro quindi già cumulate nelle tariffe applicate ad ogni categoria a contribuenza>>.

<<Al di là della terminologia utilizzata negli avvisi dal Servizio Tributi Associato per descrivere l’attività di recapito – dice ancora il comitato – si chiede, quindi se sia legittimo, che per lo stesso servizio i cittadini paghino due volte. Una direttamente nella voce tariffaria e l’altra attraverso la richiesta dei 3 euro di rimborso delle spese postali. Da segnalare ancora, l’ulteriore addebito che il Comune ha accollato ai cittadini con la scelta di riscuotere la Tari tramite bollettino di c/c postale, per il quale ogni contribuente deve pagare a Poste Italiane la “tassa di versamento” di 1 euro e 30 che, moltiplicata per le due rate, sottrae dalla tasche dei cittadini-contribuenti di questo Comune altri 2 euro e 60. La scelta diversa dell’Amministrazione Comunale di riscuotere tramite F24 (senza aggravio di costi per l’Ente), avrebbe garantito la gratuità dell’operazione di versamento della tassa rifiuti con Poste Italiane per tutti i nostri concittadini costretti quotidianamente a fare i conti con i centesimi>>.

<<Un’amministrazione attenta – sostiene il comitato – non può fare finta di niente. La richiesta quindi al commissario prefettizio tramite le pagine dei giornali, oltre che al revisore dei conti ed al presidente dell’Anutel, di attivarsi per verificare la legittimità degli atti, anche se, questa “novità”, non è circoscritta alla sola Tari del 2014 ma è stata utilizzata anche nel 2013 per la riscossione della Tares>>.

<<Vorremmo infine ricordare – concludono dal comitato – che le tasse ed i balzelli lasciati in eredità dalle precedenti amministrazioni comunali – Rattà Froio e replicate nell’anno 2014 dal commissario prefettizio con il Servizio Finanziario e Tributi – Associato all’Unione dei Comuni di Isca Sullo Ionio, sono tra le più alte del comprensorio a fronte molto spesso di servizi approssimativi ed inefficienti>>.