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MONTEPAONE (CZ) – SPIAGGIA E LUNGOMARE, L’AFFONDO DEL “SOLE CHE SORGE”

Gruppo politico cittadino parla di “gestione approssimativa, causa dello scempio che è sotto gli occhi di tutti”

Articolo e foto di Gianni ROMANO (Il Quotidiano del Sud)

MONTEPAONE (CZ) –  15 GIUGNO 2017 – Entra a gamba tesa ,”Il sole che sorge”, gruppo politico cittadino, e per voce di Massimo Rattà, già sindaco per dieci anni ed ex consigliere provinciale, mette in evidenza secondo lui, criticità dell’amministrazione Migliarese.

”In ritardo rispetto ai tempi consueti, finalmente il comune si attiva per rendere quanto meno più fruibile ai turisti la spiaggia aprendo le buste della gara, nonostante la partecipazione straordinaria, continua Rattà di ditte, che ha visto come il solito aggiudicarsi l’appalto la solita ditta, ditta che dice Rattà è buona per tutte le stagioni, auspichiamo che con l’avvio della pulizia giornaliera della spiaggia e grazie anche ai mezzi meccanici, si possa avere finalmente una immagine decorosa, sino ad oggi pregiudicate dall’incuria e dall’abbandono, oltre che allo scempio dei lavori necessari al completamento del nuovo lungomare, su cui più volte anche l’opposizione ha mosso rilievi”.

“Una approssimazione continua Rattà che ha creato e crea malcontento tra i numerosi operatori turistici, una scellerata programmazione che ha pregiudicato la buona accoglienza dei tanti turisti che al loro arrivo hanno trovato quello che è sotto gli occhi di tutti, pulizia delle spiagge tardive e lungomare simile ad un cantiere aperto.”

“Quindi continua Massimo Rattà, niente di nuovo sotto il sole, la solita gestione clientelare della cosa pubblica, che con i suoi raggi irradia sempre le stesse persone, su questo nulla di personale dice Rattà, per inteso, per chi svolge il suo lavoro con serio scrupolo e serietà, ma il modo di amministrare di questa compagine amministrativa, si rivela sempre più improntato ad un modus operandi che lascia più di un’ombra e che, continua Rattà, ha abdicato ad ogni tipo di controllo sulla gestione, conclude Massimo Rattà, che si rivela giorno dopo giorno, più tecnica che politica.”