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MONTEPAONE (CZ) – POLITICA CHE “SI TIRA INDIETRO” – Il Pd: “La maggioranza è implosa per problemi strutturali”

Montepaone, panorama [1]

Montepaone, panorama

Dopo le dimissioni del sindaco Franco Froio e dei 5 consiglieri di maggioranaza i democrat montepaonesi guardano al futuro con l’intento «di far salire Montepaone sul treno del cambiamento»

di f.p.

MONTEPAONE (CZ) – 13 LUGLIO 2014 – «Si stanno consumando gli ultimi giorni della consiliatura Froio. Le dimissioni del Sindaco, che diverranno efficaci a breve, e quelle di 5 consiglieri eletti tra le file della maggioranza  hanno decretato una fine anticipata, da noi pronosticata da tempo ed ineludibile. Le dimissioni del Dottor Froio dalla carica di Sindaco, per quanto tardive ed inevitabili, rappresentano un gesto sicuramente sofferto e doloroso, che lascia in chi è stato costretto a compierlo un senso di inevitabile amarezza».

Lo si legge in una nota del circolo Pd di Montepone. «Tutto ciò  – dicono ancora dal Pd – non può giustificare le parole estremamente dure e rancorose rivolte contro chi è stato individuato quale unico capro espiatorio cui addebitare la fine del progetto politico del dottor Froio. Abbiamo avuto più volte modo di ribadire che l’ex maggioranza è implosa per problemi strutturali, connessi alla fase di formazione della lista, dove pur di vincere è stato messo insieme tutto e il contrario di tutto».

«E’ quanto meno ingeneroso attaccare smodatamente – si legge ancora nel comunicato – l’unico tra i tanti dissenzienti verso l’operato della giunta Froio, che ha avuto il coraggio di assumere precise ed inequivocabili decisioni di carattere politico, rinunciando ad intavolare le solite trattative, a cui altri ci hanno abituato. Quanto alla strategia d’uscita adottata dagli altri 5 consiglieri lealisti non resta che notare una fretta quanto mai sospetta che lascia adito a molti dubbi, nemmeno minimamente chiariti dalle improbabili e contraddittorie spiegazioni fornite a mezzo stampa». 

«Ma tutto questo oramai rappresenta il passato – continuano dal Pd – E’ finalmente venuto il momento di aprire una fase nuova per Montepaone, da noi costantemente invocata. In questi anni il circolo Pd ha rappresentato la più dinamica e convinta forza di opposizione all’amministrazione Froio, dapprima solo extra-consiliare e infine anche all’interno delle istituzioni. Un’opposizione puntuale ed efficace che si è rivelata una spina nel fianco per la maggioranza, come attestato dalle reazioni risentite e scomposte che ogni nostra presa di posizione ha suscitato, e che ha contribuito con le proprie scelte ad accelerare la fine della consiliatura. Da qui bisogna ripartire. Ora davanti a noi, e a tutte le forze politiche e sociali che si sono dichiarate alternative al progetto Froio-Rattà, si apre una sfida decisiva, davanti alla quale non possiamo farci  trovare impreparati».

«Bisogna tornare a guardare al futuro – sostengono i democrat montepaonesi – e farlo con ritrovata energia, sapendo che è venuta l’ora di far salire Montepaone sul treno del cambiamento. Un cambiamento vero, autentico non solo proclamato dalle parole vuote del solito abile oratore, dietro al quale si nasconde il volto e l’animo del peggior conservatorismo. A nostro avviso guardare al futuro non vuol dire cancellare il passato, al quale invece dobbiamo prestare particolare attenzione non solo per evitare di ripetere errori fatali ma anche per rivendicare ciò che di buono è stato fatto. Il circolo Pd di Montepaone è perfettamente conscio della voglia di rinnovamento che attraversa ampi strati della nostra società. Rinnovamento che anche noi intendiamo perseguire con forza e convinzione. Occorre però evitare di confondere le legittime istanze di cambiamento con un controproducente giovanilismo a tutti i costi o con ancor più dannose ricette di azzeramento totale. Per cambiare davvero bisogna partire dalla realtà e dalla struttura sociale del nostro piccolo paese di circa cinquemila anime. Bisogna distinguere ciò che di buono è stato fatto da ciò che invece non ha funzionato. Se vogliamo cambiare davvero padri e figli devono lavorare insieme per un futuro migliore».

«Guardare solo alla carta d’identità non basta – conclude la nota del Pd – Esperienza e gioventù, competenza e militanza di lungo periodo, novità e continuità possono e devono coesistere. La pagina politica che stiamo voltando in questi giorni ci deve insegnare che l’ingrediente indispensabile è la coesione: programmatica ed umana. Solo così si potrà vincere per amministrare e amministrare per cambiare in meglio».