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MONTEPAONE (CZ) – NEONATA MORTA, POCA LUCE E MOLTE OMBRE

Proseguono le indagini per fare chiarezza sulla triste vicenda che ha sconvolto la cittadina ionica e non solo. Molti gli interrogativi ancora da dipanare

Articolo e foto di Gianni ROMANO (Il Quotidiano del Sud)

MONTEPAONE (CZ) – 25 AGOSTO 2015 –  Buio pesto e bocce cucite da parte degli inquirenti per le indagini in corso, con i militari ancora in silenzio stampa, sulla neonata trovata morta dopo il parto e chiusa in una valigia in fondo ad un armadio.

Concluse le indagini ispettive del reparto carabinieri dei Ris di Messina  , ispezionato tutto l’appartamento di Montepaone centro storico, dove è stato rinvenuto  come era prevedibile molto sangue, non solo in bagno ma nell’appartamento, e il giudice, sostituto procuratore Alessandro Prontera  del tribunale di Catanzaro, ha sentito in questi giorni la donna di nazionalità ucraina di anni 32, che dopo il parto in casa si era recata per una copiosa emorragia presso il reparto di pronto soccorso dell’ospedale di Soverato.

Al medico di turno Cosimo Zurzolo era bastato davvero poco per capire che la donna aveva partorito da poco, senza  ottenere quelle  risposte esaustive sul figlio appena partorito, il sanitario aveva allertato le forze dell’ordine, i carabinieri della compagnia di Soverato guidata dal capitano Saverio Sica, si recavano a sirene spiegate verso  il luogo di domicilio della coppia, e  nell’ispezionare minuziosamente l’appartamento delle vacanze della donna e del marito,un uomo nativo di Montepaone ma residente per lavoro a Varese, avevano fatto la drammatica scoperta,il corpicino senza vita della neonata era stato chiuso in un sacchetto e messo in una valigia in fondo ad un armadio.

La donna attualmente ricoverata nel reparto di ostetricia di Soverato, ha continuato a dire agli inquirenti di avere partorito al terzo mese in modo spontaneo, ma la verità sarebbe un’altra, il corpo della neonata era formato e il parto sarebbe stato di nove mesi esatti, Gli inquirenti vogliono logicamente vederci chiaro e stanno sentendo anche il marito e i famigliari di questo,per valutare la presenza al momento del parto di altre persone che avrebbero potuto aiutare la donna che da sola si pensa non sarebbe riuscita a partorire se non aiutata da qualcuno.

Ma, si chiedono in molti, se il parto era stato naturale perché poi nascondere il corpicino in fondo ad una valigia? Perché ancora si chiedono in molti non chiamare la guardia medica o il 118 Suem che è di stanza proprio a Montepaone, invece di recarsi in quello stato confusionale e con una emorragia in corso al reparto di pronto soccorso di Soverato? Le domande sono molte, ma si attende che chi di dovere fornisca quelle risposte utili per uscire dal bandolo di una matassa dai risvolti ad oggi impensabili.

Per fare luce sulla causa del decesso della neonata la procura della repubblica ha affidato a tre professionisti l’incarico di eseguire gli esami autoptici, eseguiti  dai medici legali, Giulio di Mizio, Isabella Aquila e dall’anatopatologo Santo Giovanni Lio .

In queste analisi si è appurato che  non sono presenti lesioni o tracce evidenti di maltrattamenti sul corpicino, ma l’equipe medico-legale si è riservata di produrre i risultati entro sessanta giorni.

Continuano dunque gli interrogativi su questa triste vicenda e non si esclude che presto si possa venire a capo trovando la luce necessaria in un vicenda buia e complessa, un quadro indiziario che potrebbe cambiare e di molto in questi giorni.