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MONTEPAONE (CZ) – MIGLIARESE VA AL CONTRATTACCO: «DALLA MINORANZA IL SOLITO STANCO REPERTORIO»

Questa   volta   però   il   documento   politico   presenta   un elemento di novità: il vittimismo”

Articolo e foto di Gianni ROMANO ( Il Quotidiano del Sud)

MONTEPAONE (CZ) –  5 DICEMBRE 2017 – Cogliendo l’occasione del ritiro di due punti dall’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio Comunale, il gruppo di opposizione,  ha rispolverato il solito stanco repertorio di argomenti triti e ritriti che denunciano per l’ennesima volta la visione strettamente autoreferenziale che   ne   caratterizza   l’operato.   Questa   volta   però   il   documento   politico   presenta   un elemento di novità: il vittimismo. Bel passo avanti.

L’Amministrazione di Montepaone Riparte non è solita nascondersi dietro un dito. Sin dall’inizio   del   nostro   mandato   ci   siamo   assunti   tutte   le   responsabilità   politiche   che riguardano   la   vita   dell’Ente,   persino   quelle   che   non   ci   competevano.   La   nostra Amministrazione si è fatta carico di gravi problematiche senza mai scaricare le colpe su nessuno: né amministrazioni precedenti né dipendenti.

L’accusa lanciata dal gruppo di opposizione è falsa e gratuita. Ciò non toglie che, quando viene commesso un errore, si ha il diritto e dovere di capire chi è stato l’autore materiale, se non altro con l’intento di impedire che il fatto si ripeta. Non siamo stati eletti per giudicare, ma per cercare di migliorare le cose.

Ed infatti abbiamo individuato un dipendente di comprovata capacità ed esperienza affinchè curi la fase di preparazione documentale del Consiglio. Inoltre non bisogna dimenticare che l’Ente sta attraversando una importante fase di transizione in vista della reinternalizzazione del servizio finanziario e dei tributi che si completerà il prossimo primo gennaio.

L’opposizione dimostra tutta la sua inconsistenza politica quando prova a toccare temi concreti. Il meglio che riesce a fare è ripetere logori stereotipi della politica nazionale applicandoli alla realtà locale o, peggio, lanciare accuse disancorate dalla realtà, come sulla mancanza di dialogo. Esempio emblematico è offerto proprio da uno dei due punti ritirati dall’odg. Per come ammesso dall’unico consigliere di opposizione presente in consiglio la bozza del regolamento di contabilità era stata consegnata ai consiglieri già nel mese di settembre con l’obiettivo di sollecitare proposte, suggerimenti e miglioramenti.

Le risposte sono state pari a zero. Ancora una volta si è preferito dare priorità alla procedura e non al merito delle questioni. Paradossale è poi l’accusa circa una volontà di zittire l’opposizione. Chiunque frequenta i Consigli può testimoniare che l’attuale gruppo di minoranza è quello che ha avuto maggior spazio nella storia della politica di Montepaone,certamente ben superiore al proprio peso politico ed elettorale. Mai nessuno ha tolto la parola ad un consigliere, anche quando i regolamenti lo consentivano.

La Casa Comunale è casa loro e hanno il coraggio di dire che qualcuno vuole farli tacere. In nome della democrazia e nel superiore interesse della tranquillità collettiva si è preferito soprassedere anche quando l’opposizione ha passato il segno con la diffusione di manifesti vergogna che qualificano solo chi li ha scritti.

​Il vero problema di democrazia è all’interno del gruppo di Impegno e solidarietà, dove non si riesce ancora ad ammettere che il compito di amministrare è toccato ad altri, dove si preferisce continuare ad impartire lezioni su tutto all’universo intero piuttosto che fare un minimo di autocritica.

Montepaone Riparte ha scelto di giocarsi la propria partita fino in fondo accettando il concetto che chi fa può anche sbagliare.  Altri hanno preferito un ruolo di mero controllo tecnico e formale, preferendo, in  nome di qualche effimera  e momentanea  vittoria,condannarsi all’irrilevanza politica e dimenticarsi del supremo interesse dalla collettività.