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MONTEPAONE (CZ) – APRE IL LABORATORIO PER LA PRODUZIONE DELLA “CUPETA”

Laboratorio dedicato alla produzione del tipico dolce montepaonese. Presenti l ’assessore regionale Carmen Barbalace, il consigliere regionale Tonino Scalzo e l’amministrazione comunale 

Articolo e foto di Gianni ROMANO (Il Quotidiano del Sud)

MONTEPAONE (CZ) –  2 GIUGNO 2017 –  Tra i giovani c’è chi decide di fare le valigie e partire in cerca di fortuna lontano dalla sua terra e chi invece come Francesco Castanò, decide di restare e investire sulla storia, aprendo in pieno centro storico a Montepaone  superiore, un laboratorio per la produzione e commercializzazione della famosa “cupeta” il dolce per eccellenza di Montepaone.

Presenti l’assessore regionali alle attività produttive,Carmen Barbalace,il consigliere regionale Tonino Scalzo, l’amministrazione comunale con il sindaco Mario Migliarese, il parroco don Polycarp, lo slow food condotta di Soverato e tanti amici giunti da tutto il comprensorio.

Un laboratorio dedicato alla produzione,  presente mastro cupetaro Bruno Platì per il passaggio di consegne, una specialità che rischiava di sparire ed ora grazie all’impegno di un giovane come Francesco Castanò, si darà il via cercando di portare in alto il nome di Montepaone nel mondo,paese della “Cupeta”.Pochi e semplici ingredienti che mani esperte,con sapienza e pazienza amalgamano donando a questo dolce un sapore che ti appartiene e ti coinvolge.

La Cupeta di Montepaone è un concentrato di storia, tradizioni, cultura del popolo meridionale che per secoli ha avuto la sua “fortuna” negli innumerevoli scambi, in pace e in guerra con le popolazioni del mediterraneo; una contaminazione di riti, usanze, lessico e sapori che trova in questo dolce un degno rappresentante dell’attuale tipicità locale.

Già il suo nome risente di arabe origini (qubbaita) o latine interpretazioni (cupidus). La prima regione italiana contaminata fu la Sicilia dove già in un atto notarile del 1287 si ritrova un “cubaytario” (venditore di cubbàita); sarà poi Cesare Morisani nel 1886 a specificare che il dolce chiamato copeta approdò in Calabria dalla Sicilia dove fu importato dagli arabi che lo chiamavano cubàita.

Il dolce nelle sue svariate varianti di ingredienti aveva una larga diffusione in tutto il meridione, con la presenza anche in qualche regione del centro-nord.Gli ingredienti principali della Cupeta di Montepaone sono il miele, le mandorle e il sesamo detto in dialetto “giurgiulena”, del quale già nel 1571 Gabriele Barrio scriveva: “A duemila passi da Soverato, un miglio dal mare,sorge Montepaone… qui nasce il sesamo…”che conferma la produzione in loco della materia prima che col tempo però è cessata, mantenuta invece sino alla fine del ‘900 nei comuni a sud di Satriano.

A questa base, si possono poi aggiungere in funzione delle richieste e dei palati, aromi naturali di limone/arancia e vino cotto.