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MONTEPAONE (CZ) – Amministrative, Bene Comune: “Non c’è più sordo di chi non vuol sentire”

Montepaone, veduta [1]

Montepaone, veduta

A pochi mesi dal rinnovo del consiglio comunale il movimento Montepaone Bene Comune si scaglia contro chi, dopo aver fatto il suo tempo, non vuole mettersi da parte

Articolo e foto di Gianni ROMANO (Il Quotidiano del Sud)

MONTEPAONE (CZ) – 1 APRILE 2015 – <<E’ Il motto che si adatta perfettamente ad alcuni “uomini politici” nostrani, che preferiscono fare orecchie da mercante sull’opportunità,per non dire necessità, di sgomberare al più presto il campo, dopo un così lungo e diciamo pure, “onorato servizio>>. Lo afferma il movimento “Montepaone Bene Comune in vista delle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale in programma il prossimo 31 maggio.

<<Non è bastato, sinora – dice il movimento – per loro, il 50% d’italiani che si è rifiutato di votare alle ultime elezioni amministrative. Non è stato sufficiente, sempre per loro, il successo delle liste 5 Stelle; non sono bastate le sonore “bocciature”, ricevute nel corso degli anni dagli elettori Montepaonesi. Questi indolenti “onorevoli signori”, refrattari a ogni cambiamento, con una forma mentis non in linea con le reali esigenze dei cittadini montepaonesi, alla fine della fiera, ostinatamente, riusciranno a resuscitare e far rivincere la defunta compagine del “Sole-Fiore” che tanti danni ha causato alla nostra comunità, con il pericolo, per tutti, di un altro lungo quinquennio di amarezza e cattiva amministrazione>>.

<<Vogliono rimanere attaccati con ”tutte” le forze al piccolo teatrino della politica paesana – affermano ancora quelli di Montepaone Bene Comune – E’ vero, che la politica è da sempre inevitabilmente anche teatro, rappresentazione, commedia. Essa, infatti, opera lanciando simboli e messaggi al fine di suscitare emozioni e desideri di appartenenza. Gli uomini politici, però, in grado di far crescere il consenso, sono uomini capaci, competenti che riescono a infondere fiducia e far sperare la gente in un domani migliore. E mai, come in questo momento, la gente sfiduciata ha bisogno di appendere le speranze a delle facce diverse, non compromesse con un passato largamente deludente>>.

<<Chi calca la scena politica da troppo tempo – afferma Bene Comune – giusto o sbagliato che sia questo criterio, è fra i responsabili delle macerie tra le quali il paese dovrà continuare a muoversi. Nel caso, quindi, è fuori da ogni logica considerare il vecchio, un usato sicuro come qualcuno sta cercando di farlo passare in questi ultimi giorni. Certi “personaggi”, in rampa di lancio per le prossime elezioni comunali, sono percepiti oramai come amori spremuti, scarti inutilizzabili, portatori d’interessi personali da difendere, che nulla hanno più da dire e dare, ammesso che abbiano davvero dato. E’ necessario quindi per il Bene Comune”, innalzare il livello della politica. Uscire da certi schemi e da nuove/vecchie strategie che parlano di civismo dove civismo non c’è, e spacciano gli stessi uomini, le stesse facce, le stesse logiche, per il “nuovo”>>.

<<Chi fa finta di non capire e si ostina ad agitare “spettri antichi” – conclude Bene Comune – è semplicemente fuori dalla storia, non ha compreso che il tempo è scaduto>>.