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MONTEPAONE, CONSIGLIO COMUNALE IN DIRETTA STREAMING PER IL PIANO DI RIEQUILIBRIO

Prima dell’inizio dei lavori,  su proposta del consigliere Saverio Candelieri, osservato un minuto di silenzio per Massimo Carchidi, docente a Soverato morto a Seul e residente in città

Articolo e foto di Gianni ROMANO

MONTEPAONE (CZ) –  21 GENNAIO 2019 –  Il consiglio Comunale di Montepaone si è riunito per adottare le decisioni conseguenti alla deliberazione della Corte dei Conti, notificata all’Ente sul finire dell’anno appena trascorso.

In questa sede è iniziata la diretta streaming dei consigli comunali. Con i soli voti della maggioranza che sostiene il Sindaco Migliarese è stato deciso di ricorrere al piano di riequilibrio pluriennale. Prima l’assessore al Bilancio ed in seguito il Sindaco hanno ripercorso le varie tappe che hanno condotto all’adozione di tale decisione.

Il Comune di Montepaone è stato oggetto di una serie di deliberazione da parte dei magistrati contabili, con le quali sono state rilevate irregolarità nella gestione dei bilanci, a partire dai rendiconti 2012 e 2013 e ancor di più per gli anni 2014 e 2015, che inevitabilmente hanno riverberato effetti negativi sui consuntivi degli anni successivi. Nonostante   i   numerosi   correttivi   adottati   dal   Consiglio   Comunale   nel   corso   della Consiliatura, che hanno permesso di superare molte criticità, permangono delle situazioni non ancora sanate.

In particolare la Corte dei Conti ha focalizzato l’attenzione sull’errata contabilizzazione dell’utilizzo dell’anticipazione di liquidità concessa con il decreto legge 35/13 agli enti in ritardo nei pagamenti, sul mancato rispetto del patto di stabilità interno 2014 e sulla scorretta contabilizzazione delle anticipazioni di tesoreria a partire dall’anno 2014. Fermo restando tali criticità l’aspetto che ha reso non più rinviabile l’adozione del piano di riequilibrio è la costante carenza di liquidità in cui versa l’Ente.

Pur dovendo coprire quasi esclusivamente le spese obbligatorie per il funzionamento della macchina amministrativa e l’erogazione dei servizi il Comune deve ormai cronicamente fare ricorso all’anticipazione di tesoreria.

La causa di questa situazione è da individuare nella scarsa capacità di riscossione che si è ormai storicizzata. Ovviamente i mancati introiti creano importanti squilibri. Basti pensare al caso della TARI destinata a coprire un servizio dal costo annuale ingente (circa un milione) i cui incassi si fermano alla metà. Inoltre il contratto di appalto in essere, stipulato nel 2014 per la durata di 6 anni, non consente di tagliare   i   costi.  

Ciononostante   questa   Amministrazione,   con   l’accordo   della   ditta appaltatrice, ha ottenuto dei risparmi che non sono però sufficienti.    Il Comune incassa dai suoi cittadini la metà di quanto gli è dovuto. Anche sul punto l’amministrazione aveva già adottato delle importanti decisioni, come il rientro dei servizi tributi e finanziario con la fine del quasi ventennale rapporto con l’unione dei Comuni, l’affidamento dei ruoli ad agenzia delle entrate riscossione, che però almeno nel breve periodo non hanno prodotto i frutti sperati.

 La stessa Corte dei Conti ha riconosciuto come l’inversione di un trend tanto negativo non può avvenire nell’immediato. Di parere opposto il gruppo di opposizione che ha dichiarato,” La gestione finanziaria del nostro Comune è stata altresì causata dalle continue anticipazioni di tesoreria a causa della scarsa monetizzazione dei residui attivi, cioè di quelle somme accertate e che non si è stati in grado si riscuotere.

Ne consegue che il reiterato ricorso alle anticipazioni di tesoreria senza soluzione di continuità costituisce, a nostro parere, un indice sintomatico di uno stato di dissesto, per come già chiaramente evidenziato dalla Corte.

“Il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale,continua l’opposizione,  è la scelta per la quale l’Amministrazione Migliarese ha optato, una scelta a “scatola chiusa”, priva di qualsiasi presupposto e fondamento, in quanto non è stata effettuata ad oggi alcuna seria analisi della reale situazione finanziaria per come è stato ammesso in sede di Consiglio tanto dall’assessore al ramo, quanto dal Sindaco che non è stato in grado di rispondere con dati certi e reali alle pressanti richieste di chiarimento del nostro gruppo.”

 Inoltre la procedura di riequilibrio, così come presentata dalla maggioranza, si rivela ad oggi solo un comodo escamotage per evitare la dichiarazione di dissesto diluendo nel tempo la condizione di precarietà già concretizzatasi e determinando per il Comune di Montepaone un ulteriore sostanziale aggravamento della situazione economico finanziari.