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MIGRANTI, SMANTELLATA RETE CAPORALATO NEL REGGINO

Numerose persone sono accusate di sfruttamento del lavoro e della prostituzione

di REDAZIONE 

PRESERRE (RC)  – 8 GENNAIO 2020  – I carabinieri di Reggio Calabria, coordinati dalla Procura di Palmi, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di numerose persone accusate, a vario titolo, di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

L’inchiesta ha colpito una rete di caporali, composta da cittadini di origine centrafricana all’epoca dei fatti domiciliati nella baraccopoli di San Ferdinando e a Rosarno, che, in concorso con i titolari di aziende agricole e cooperative per la raccolta e la vendita di agrumi nella Piana di Gioia Tauro, praticavano intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro di extracomunitari, e anche favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di donne africane.

Il procuratore di Palmi Ottavio Sferlazza ha registrato “l’assenza di scelte politiche che dovrebbero risolvere e prevenire questi fenomeni assicurando a questa gente condizioni di vita dignitose che potrebbero esporli a minori pericoli”.