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“MAI PIÙ BIBBIANO”, LA BATTAGLIA DI CIVILTÀ DELLA FIAMMA TRICOLORE

Conferenza stampa di presentazione del progetto di modifica dell’articolo 403 del Codice Civile

 di Gianni ROMANO 

CATANZARO –  16 DICEMBRE 2019 –  Oggi, lunedì 16 alle ore 11.00, presso la sala del Pianoforte di Palazzo De Nobili, la Segreteria Provinciale del Movimento Sociale-Fiamma Tricolore terrà una conferenza stampa di presentazione del Progetto “Mai più Bibbiano”, progetto di modifica dell’Articolo 403 del Codice Civile resasi necessaria a seguito dei noti, terribili, fatti di Bibbiano. 

Alla conferenza stampa di presentazione – cui sono invitati a partecipare tutti gli operatori dell’informazione cui la presente è indirizzata – seguiranno, nei giorni e nelle settimane prossime, nelle piazze della provincia banchetti per la raccolta delle firme necessarie sulla petizione popolare a favore della modifica della Legge sull’affido dei minori. 

Ciascuno di noi, ancor più se appartiene alla Comunità Missina, inorridisce ancor oggi al solo sentir menzionare Bibbiano, ridente paese emiliano salito agli “orrori” della cronaca per il lurido commercio di bambini messo in piedi da bestie senza scrupoli né umanità alcuna. 

Per impedire che tutto ciò possa ripetersi in futuro, utilizzando le maglie larghe di una legge divenuta nel tempo imperfetta, e per dare un concreto aiuto a tante famiglie in difficoltà nel tirar su i figli, il MSI-FT ha messo a punto, grazie soprattutto al contributo dell’On.le Poli Bortone, una Proposta di modifica dell’Art. 403 del Codice Civile. 

Proposta che prevede, nel testo modificativo che si intende sottoporre all’approvazione del legislatore, e che in assenza di rappresentanza parlamentare chiediamo ai cittadini di sottoscrivere nella Petizione Popolare già predisposta, l’istituzione di uno Sportello Famiglia nell’ambito del Tribunale dei Minorenni competente a trattare ed esaminare entro 24 ore dalla segnalazione della situazione pregiudizievole – in contraddittorio con i genitori e gli assistenti sociali – i casi segnalati ed i provvedimenti da prendere, in primis l’Adozione Sociale da parte della stessa famiglia allorché non si tratti di casi di maltrattamenti od abusi ma di incapacità economica o culturale a provvedere alla corretta educazione dei figli.

Una battaglia di Civiltà e Socialità a difesa della Famiglia e dei Bambini cui chiediamo a tutti i Cittadini di partecipare attivamente.