- PreSerre e Dintorni - https://www.preserreedintorni.it -

M5S: «LA FISCALITÀ DI VANTAGGIO È UN INTERVENTO DI PORTATA STORICA PER IL SUD»

“Posto un primo tassello per i nostri territori nel quadro più ampio delle politiche dei prossimi mesi”

di REDAZIONE 

CATANZARO – 8 AGOSTO 2020 –  “Con il Decreto Agosto questo Governo ha compiuto un intervento di portata storica per il Sud Italia: un taglio deciso ai contributi previdenziali di tutti i lavoratori del Mezzogiorno, un primo passo per ricucire l’Italia, per far ripartire il tessuto imprenditoriale della Calabria e di tutto il meridione e per il rilancio dell’economia anche attraverso l’occupazione”.

Esprimono la loro soddisfazione i parlamentari calabresi del M5S Alessandro Melicchio, Anna Laura Orrico, Laura Ferrara, Elisa Scutellà, Riccardo Tucci, Massimo Misiti e Giuseppe Fabio Auddino in merito alla riduzione del carico contributivo del 30% per tutti i lavoratori.

“Una fiscalità agevolata per le regioni meridionali, – affermano i portavoce 5s – uno strumento che diventerà strutturale. È stato posto un primo tassello per i nostri territori nel quadro più ampio delle politiche dei prossimi mesi.

È fondamentale che il Mezzogiorno abbia finalmente trovato spazio nelle politiche pubbliche, perché il nostro Paese può ripartire solo con un Sud più competitivo e accogliente per chi vuole fare impresa.

E così le risorse del Recovery Fund, del Piano straordinario per il Sud e del Fondo di Coesione, – scrivono i pentastellati – rappresentano un’occasione storica per ridurre il gap tra le regioni del Nord e del Sud Italia.

Le aziende, anche quelle calabresi, a partire dal primo ottobre, dunque, potranno effettuare nuove assunzioni o stabilizzare un precario, godendo di un taglio dei contributi del 30%, di cui si farà carico lo Stato”. Per i parlamentari calabresi del M5S era importante agire subito con provvedimenti immediati sull’occupazione, sulla emersione del lavoro nero e sulla capacità di intercettare possibili rilocalizzazioni di imprese nel meridione.

“L’emergenza sanitaria ha aggravato la situazione di disuguaglianza socio-economica tra il Sud ed il resto del Paese e questo intervento, che punta a ridurre il deficit di produttività delle nostre aree, può dare un forte impulso per contrastare la disgregazione dei nostri territori. Se cresce il meridione cresce l’Italia intera e per questo bisogna continuare a investire al Sud.

Questa è la strada giusta, politiche del lavoro concrete, investimenti mirati e strutturali in sanità, collegamenti infrastrutturali attesi da decenni, solo così si proietta la Calabria in Europa.

La questione meridionale è ancora oggi drammaticamente attuale, soprattutto in relazione ai tassi di disoccupazione e solo con questo Governo – concludono – si stanno ponendo le basi per uno sviluppo e una ripresa territorialmente equa del nostro Paese”.