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LACRIME E RIFLESSIONE, A STALETTÌ LA “CHIAMATA DELLA MADONNA” COMMUOVE TUTTI

 Rinnovato il tradizionale rito del Venerdì Santo. Don Roberto Corapi: “Chiamare le cose con il loro giusto nome”

di Franco POLITO 

STALETTÌ (CZ) –  20 APRILE 2019 –  Un rito antico. Commovente e straziante ma che apre il cuore alla speranza di un uomo nuovo. Di un’umanità nuova. 

Un rito che è pure tradizione. E “arciprete della tradizione” viene (anche) chiamato il parroco don Roberto Corapi. Con i suoi giovani è riuscito a riportare in auge memorie sopite da tempo. 

Come quella del Venerdì Santo, vissuto dalla comunità con tanta fede. Un intero popolo si è lasciato coinvolgere nella sempre struggente “Chiamata della Madonna”, la predica, infarcita di passione e zelo, ai tre momenti di Passione prima della processione. 

Don Roberto  l’ha fatto con la sua catechesi accattivante e reale. A cominciare dal primo momento, quello della Croce. Dal pulpito, ricordando le tante Croci che ciascuno deve portare con Gesù, l’ha definita «salvezza per tutti noi». 

Poi ha presentato Gesù, «uomo dei dolori, ridotto così,  sfigurato e coronato di spine con i nostri peccati. Dobbiamo ritornare a chiamare le cose con il proprio nome. Il peccato è peccato, il male è male, il bene è bene e ce n’è tanto». 

Infine Gesù Crocefisso, che richiama alla nostra mente, l’ultimo momento sulla Croce di amore supremo per l’uomo di oggi. Con il Crocefisso tra le mani, don Roberto parla con lui e gli consegna i tanti Crocefissi di oggi, «inchiodati sulla croce, del sistema marcio, del malaffare, della corruzione, della ‘ndrangheta». 

«Voglio ora chiamare Maria, Madre Addolorata – ha aggiunto –  con la voce di tutte le mamme del mondo, che nel dolore soffrono per tante situazioni e offrono a Gesù».  

Tra lacrime e tanta commozione, tra canti e preghiere,  muove la processione di Gesù Morto con la Vergine Addolorata. 

Le vie del paese, come vuole la tradizione (riportata i vita per l’occasione) illuminate dalle fiaccole, fanno da caratteristico scenario al corteo e da teatro alla nutrita folla di fedeli accorsi anche dai paesi limitrofi.