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INCOMPIUTE, PITARO: «ALLA TRASVERSALE DELLE SERRE I SOLDI DEL RECOVERY PLAN»

Il consigliere regionale del Gruppo Misto: «Non si comprende perché mai l’opera  non sia rientrata tra le 130 opere del ‘Decreto semplificazioni’»

di Franco POLITO

PRESERRE (CZ) –  16 MARZO 2021 –  «Non dubitiamo –  pur ricordando che non di rado molti interventi sui lotti della Trasversale delle Serre nel passato sono stati interrotti, oltre che per   minacce ai cantieri, cave abusive e morti bianche, anche per ritrovamenti archeologici – che l’Anas presterà l’attenzione dovuta per la definizione del tracciato di 2.8 Km che collegherà la fascia costiera ionica (Soverato e la ‘106’) allo svincolo di Gagliato».

Le parole sono del consigliere regionale del Gruppo Misto Francesco Pitaro.

Che aggiunge: «Auspicando che si includano in questa progettualità le esigenze del territorio come rappresentate dai sindaci, dal Comitato ‘Trasversale delle Serre’ e dai cittadini,  sarebbe necessario che su una delle incompiute più scandalose d’Europa, fondamentale per valorizzare l’imponente patrimonio naturalistico, storico e culturale nel centro-meridionale della Calabria, si facesse  il punto con tutti i soggetti che sull’argomento hanno voce in capitolo, anche a seguito di alcuni segnali poco incoraggianti».

Pitaro sottolinea ancora: «Non si comprende, per esempio, come segnala la Fillea-Cgil, perché mai la Trasversale delle Serre (e altri monumenti allo spreco di risorse pubbliche) non sia rientrata tra le 130 opere del ‘Decreto semplificazioni’.

Mentre resta preoccupante il fatto che nessuna Istituzione abbia finora assicurato che il Recovery plan non discriminerà la Calabria. Dal Recovery la Calabria si aspetta che siano colmate le storiche lacune infrastrutturali e rimosso il divario di cittadinanza con il resto del Paese». 

Poi conclude: «Ma per farlo è fondamentale, come ha ribadito il segretario della Cisl regionale Russo, che nella ripartizione dei fondi del Recovery sia contemplato il principio dell’addizionalità delle risorse al cui rispetto la Commissione europea ha richiamato l’Italia già nel 2019, sottolineando che le risorse europee devono aggiungersi a quelle nazionali perché si possa conseguire un effettivo riequilibrio territoriale».