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INCHIESTA PONTILI PORTO CATANZARO, SOSPESO DIRIGENTE COMUNALE

Misura interdittiva anche per rappresentante legale società

di REDAZIONE 

CATANZARO – 22 SETTEMBRE 2021 –  Due misure interdittive, emesse dal Gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura, sono state eseguite dalla Polizia di Stato nei confronti di Andrea Adelchi Ottaviano, dirigente del Settore Patrimonio e Provveditorato-Partecipate del Comune di Catanzaro e di Raoul Mellea legale rappresentante della società Navylos srl.

Ottaviano e Mellea sono accusati di turbata libertà degli incanti e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, mentre il solo Mellea deve rispondere di falsità ideologica commessa dal privato in atti pubblici.

Per il dirigente del Comune di Catanzaro è scattata la sospensione di otto mesi dall’esercizio di pubblico ufficio, mentre a Mellea è stato applicato il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno.

Il provvedimento della Procura scaturisce dagli approfondimenti investigativi avviati dalla Squadra mobile e dalla Digos, in merito alla regolarità della gara di appalto bandita dal Comune di Catanzaro per l’installazione e la gestione di pontili galleggianti per l’attracco di natanti da diporto nell’area portuale del quartiere Lido, gara che nel mese di luglio scorso è stata annullata in autotutela.

In particolare l’indagine, finalizzata a verificare una possibile turbata libertà degli incanti, ha fatto emergere – secondo gli esiti delle indagini – irregolarità tra cui la dichiarazione di Mellea, la cui veridicità è contestata dagli inquirenti, all’atto di presentazione della istanza di partecipazione alla procedura ad evidenza pubblica circa il possesso dei requisiti finanziari e contabili di cui al codice degli appalti nonché di quelli indicati dal Disciplinare del bando di gara.

Contestata inoltre la disposizione, da parte di Ottaviano, dell’aggiudicazione definitiva del lotto n. 2 dello specchio d’acqua alla Navylos pur essendo a conoscenza di criticità con la conseguente consapevole e volontaria omissione dell’esclusione della società in danno delle altre ditte partecipanti.

Al dirigente viene contestata la dichiarazione di aver “positivamente effettuato” le verifiche in merito al possesso dei requisiti di ordine generale e di idoneità professionale dichiarati da Mellea.