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INCENDIO RIFIUTI A SQUILLACE LIDO, MUNGO: «NE DISCUTA IL CONSIGLIO»

La capo gruppo di “Squillace in Movimento”: «Il sindaco relazioni sull’iter amministrativo sfociato nell’attività di stoccaggio dei rifiuti della società “Eco Management”»

Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 22 novembre 2020)

SQUILLACE (CZ) –  23 NOVEMBRE 2020 –  La vicenda relativa all’incendio che di recente ha interessato il deposito di stoccaggio dei rifiuti differenziati di proprietà della ditta “Eco Management”, in località Fiasco Baldaya, a Squillace, sia discussa in consiglio comunale.

Lo chiede al sindaco Pasquale Muccari e al presidente del consiglio comunale Paolo Mercurio la consigliera comunale di opposizione Anna Maria Mungo con una interpellanza.

L’incendio si è sviluppato il 5 ottobre scorso all’interno dell’area di stoccaggio, interessando diverse tonnellate di rifiuti e continuando a divampare per più giorni. Dopo un breve periodo alcuni cittadini hanno lamentato un’ulteriore fuoriuscita di fumi ed esalazioni dalla stessa struttura.

 «La gravità del fenomeno – rileva la Mungo – aveva indotto i consiglieri di opposizione e alcune forze politiche locali a sollecitare la convocazione di un apposito consiglio comunale per discutere sulle problematiche connesse all’accaduto, comprese quelle di carattere amministrativo, senza ricevere alcun riscontro, nonostante si tratti di vicende che interessano la salute pubblica della nostra comunità».

Si è registrata poi l’ordinanza del sindaco con cui ha imposto alla “Eco Management” di provvedere alla bonifica dell’area interessata dall’incendio, attraverso la presentazione di un piano con relativo cronoprogramma.

La consigliera Mungo chiede che all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale venga inserita la sua interpellanza, aggiungendo che «il sindaco relazioni sull’iter amministrativo sfociato nell’attività di stoccaggio dei rifiuti della società “Eco Management”, sull’osservanza o meno dell’ordinanza emessa e sulle eventuali determinazioni che intenderà assumere a tutela della collettività, sotto il profilo della salute e dell’ambiente, a seguito dell’evento».

«Si garantisce – conclude – il massimo appoggio a tutte le iniziative che dovranno essere intraprese dall’ente a tutela della comunità, in caso di inadempienze o profili di responsabilità che dovessero emergere da ogni tipo di indagine condotta sull’episodio».