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IN EVIDENZA – MONTEPAONE (CZ) – Scoperti a innaffiare piantagione di cannabis, due arresti dei carabinieri

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Si tratta di due giovani di Montepaone superiore. Entrambi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni. Sequestrate l’intero sistema di irrigazione (un tubo di gomma della lunghezza di circa 130 metri), e tutte piante di cannabis indica

di Redazione

MONTEPAONE (CZ) – 21 AGOSTO 2014 – Nella giornata di oggi i carabinieri delle Stazioni Carabinieri di Gasperina e Soverato, durante servizi predisposti per la ricerca di piantagioni di marijuana nel territorio di competenza della Compagnia Carabinieri di Soverato, hanno sorpreso in località “U Muzzu” di Montepaone superiore, due giovani cittadini del posto intenti ad innaffiare ben trentuno piante della citata sostanza stupefacente, di altezza variabile ed, in media, di circa duecento centimetri, di cui alcune già pronte per l’essiccazione, tutte coltivate in un’area ben attrezzata e ben nascosta alla vista dalla vegetazione.

Gli stessi rei, accortisi dell’arrivo dei militari, hanno tentato disperatamente la fuga, cercando di fuggire grazie anche all’aiuto della impervia e boschiva zona montuosa da percorrere.

I carabinieri, intervenendo prontamente, sono riusciti a bloccare Massimiliano Zoleo, classe 1992 ed incensurato; mentre l’altro soggetto, pur se ben noto alle forze dell’ordine e riconosciuto dagli operanti, è riuscito momentaneamente a scappare. Sono state avviate, dunque, immediate ricerche del secondo ragazzo, intervenendo, anche, con attività di perquisizione domiciliare presso la propria abitazione, dove non è stato rintracciato.

Soltanto poche ore più tardi, evidentemente messo alle strette dall’attività dell’Arma su tutte le zone limitrofe a quella dell’accaduto, Nicol Durante, classe 1989 e pregiudicato, si è consegnato, accompagnato dal proprio avvocato, presso la Stazione Carabinieri di Soverato. I due, tratti in arresto, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni di residenza, in attesa del rito per direttissima, su disposizione dell’autorità giudiziaria, dovendo rispondere del reato relativo alla coltivazione di sostanza stupefacente.

All’esito delle attività, sono state poste sotto sequestro l’intero sistema di irrigazione (un tubo di gomma della lunghezza di circa 130 metri), oltre, ovviamente, a tutte piante di cannabis indica. L’attività in questione, inquadrata nell’ambito di una serie di servizi volti a contrastare il fenomeno dello spaccio e coltivazione di stupefacenti, prende il via da una paziente e costante attività di controllo e perlustrazione del territorio svolta dai militari dell’Arma della Compagnia di Soverato, anche in terreni non sempre facilmente accessibili.