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IL TEATRO DEL GRILLO DI SOVERATO E QUELLA MALEDETTA VOGLIA DI “RIVEDER LE STELLE”

Chiuso per l’emergenza virus, in questi giorni vive della “presenza” dell’Arte e degli Artisti che vi sono passati

di Franco POLITO

SOVERATO (CZ) –  22  MARZO 2020 –  I teatri come vita. Come specchio dell’esistenza. Come riflesso delle tragedie e dell’esaltazione umana.

L’emergenza sanitaria li ha “chiusi”. Tappata la loro “voce”, per ora dai palchi  c’è solo silenzio. Spente le luci, attendono di rialzare sipari e riaccendere le luci.

Al “Teatro del Grillo” provano a scrollare la cappa di incertezza attuale. Impossibile puntare riflettori su scena e attori, l’occhio di bue è indirizzato al futuro.

«Come sapete – dicono dalla Direzione – , questi non sono giorni normali.

I teatri, come tanti altri luoghi, sono chiusi. Anzi, per meglio dire, c’è la sospensione di ogni attività.

Il termine interpreta perfettamente il sentimento che pervade tutti noi: ci sentiamo appesi, sollevati da terra, sospesi appunto, bramosi di certezze che nessuno può al momento darci.

Molti Teatri e luoghi della Cultura in questi giorni ci stanno offrendo contenuti in streaming e abbiamo possibilità infinite, se ne abbiamo voglia, di vedere spettacoli, mostre, eventi e arte con un semplice click».

Al “Del Grillo, però, il futuro non è un’ipotesi. «Ma noi – aggiungono -, lo sappiamo, abbiamo voglia di tornare alla visione insieme, fuori dalla “comodità” della poltrona di casa.

La solitudine imposta ci riscopre il senso e il valore della comunità, del vivere assieme, del sentire le reazioni e la presenza dell’altro non con un click, ma sentendosi, ascoltandosi, guardandosi negli occhi».

Il sipario abbassato non ha cancellato l’essenza del luogo. «In questi giorni  – conclude la Direzione –  il Teatro del Grillo, chiuso, vive della “presenza” dell’Arte e degli Artisti che vi sono passati.

Mancano gli applausi: mancate Voi.

Speriamo davvero di rivederci presto».

E sarà, questo lo aggiungiamo noi, un “riveder le stelle”.