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IL SINDACO PETER HAUSHERR SCRIVE A DON ROBERTO CORAPI, SI FORTIFICA IL PONTE D’AMORE TRA AMARONI E RISCH

Il parroco: “Un dono grande perché così si dimostra la maturità cristiana e civile di un popolo aperto agli altri”

di Franco POLITO

AMARONI (CZ) –  1 MARZO 2021 –  “Più che Gemelli, Fratelli”-

È lo slogan che racchiude tutto il senso dello storico Gemellaggio tra Amaroni e la cittadina elvetica di Risch, dove risiedono tanti emigrati amaronesi.

Nato nel 2003, il Gemellaggio è sempre un reciproco scambio di iniziative culturali, viaggi, aiuto reciproco, solidarietà, passione.

Nelle idee, ma non solo, le due realtà hanno dato vita a un “ponte di comunione” come pochi.

Un legame forte, destinato a diventare perenne.

Tutti sono coinvolti. Nella “Cittadina del Miele” è sorto il “Comitato Amici di Risch”. In Svizzera hanno dato vita al “Comitato Amici di Amaroni”.

Nel complesso vortice degli scambi si è inserito anche il parroco don Roberto Corapi. Fin dal suo ingresso ad Amaroni nello scorso mese di luglio, il giovane religioso ha mostrato particolare attenzione sua attenzione verso ogni realtà e il suo amore verso tutti.

Ai “Gemelli Svizzeri” ha fatto recapitare in dono il suo libro sulle tradizioni. Il volume, accompagnato da saluti affettuosi e di stima, è risultato piacevolmente gradito dal sindaco Peter Hausherr.

Che, in questi giorni, ha inviato al religioso una lettera con cui si rinnova il ponte di comunione e di gemellaggio tra le due cittadine.

«Mi chiamo Peter Hausherr  – scrive il primo cittadino elvetico –  e sono il sindaco di Risch nel cantone di Zugo (Svizzera) paese con il quale dal 2003 esiste un gemellaggio con Amaroni.

Un gemellaggio sincero, amichevole ma soprattutto vivo e dal quale siamo fieri. Purtroppo  la situazione attuale con la pandemia ci impedisce di continuare lo scambio culturale fatto negli anni precedenti.

 Ma siamo sicuri che appena finisce tutto ci potremo incontrare di persona a Risch oppure ad Amaroni. Mi farebbe tanto piacere.

Don Roberto per la sua guida della comunità dei fedeli amaronese,  le auguro il meglio e la ringrazio di cuore per il suo libro che mi ha fatto.

Colgo l’occasione di salutare tutta la comunità amaronese, un abbraccio grande a tutti con la speranza di poterci incontrare il più presto possibile».

Soddisfatto, don Roberto parla di «sintonia di amore» e di «un dono grande perché così si dimostra la maturità cristiana e civile di un popolo aperto agli altri. Fare gemellaggio significa per tutti noi, scambiarci dei doni con questa cittadina Svizzera e anche delle tradizioni che rappresentano una ricchezza di un popolo».

In un  periodo di relazioni troncate, non si spezzano i legami scaturiti dal cuore. «Sono molto grato al sindaco Peter per il suo appezzamento e per il dono che mi ha fatto  – conclude don Roberto -. Anche io ho risposto alla lettera con saluto filiale a lui e a tutta la bella comunità di Risch che avrò modo dopo questa pandemia di conoscere».