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IL CHIARIMENTO, LA BIBLIOTECA COMUNALE NON PROMUOVE EVENTI DI PARTITO

Riceviamo e pubblichiamo:

VALLEFIORITA (CZ) –  3 AGOSTO 2020 –  «Ho letto sulla stampa online che il 31 luglio alle 18.30 “Nei giardini della biblioteca comunale, nel pieno rispetto delle norme anti – Covid, si è tenuta la presentazione ufficiale…”, di cosa? Non di un libro, come ci si potrebbe aspettare, si è trattato invece dell’inaugurazione del circolo di Fratelli d’Italia.

Un evento che certo non rientra nei compiti di promozione delle biblioteche pubbliche “che riguardano l’informazione, l’alfabetizzazione, l’istruzione e la cultura” e sono ben precisati nel Manifesto IFLA/Unesco.

Sono rimasta sinceramente sconcertata nel vedere associate le parole “biblioteca comunale” con il nome di un partito politico, indipendentemente dal fatto che si trattasse di Fratelli d’Italia. Per questo ho deciso di scrivere una nota di chiarimento in qualità di delegata per la scuola e la cultura dell’Associazione Terra di Mezzo (che gestisce da anni la Biblioteca Comunale di Vallefiorita) e soprattutto in qualità di volontaria che dal 18 maggio svolge attività di studio assistito per studenti stranieri e che da oltre tre settimane sta accogliendo nella nuova sede della Biblioteca Comunale, sita nei locali della ex scuola media in via dello Stadio, bambini e bambine per assisterli nei compiti delle vacanze e per promuovere l’ascolto e la pratica della lettura libera.

Ritengo doveroso chiarire che “i giardini della Biblioteca Comunale” non esistono: lo spazio in cui è avvenuto l’incontro è il cortile di Palazzo Loiacono, che è stato dal 2013 al 2018 sede della Biblioteca Comunale e che, dopo gli opportuni interventi di ristrutturazione, dovrebbe diventare la sede del Museo del Giocattolo.

Le Biblioteche pubbliche, come riportato nel Manifestogià citato, svolgono un ruolo importante, volto alla «promozione della capacità di lettura e interpretazione del patrimonio culturale di una comunità»  e all’ampliamento «della consapevolezza dell’importanza dell’eredità culturale che è propria di una comunità e di un territorio. 

 L’Unesco riconosce la “biblioteca pubblica come forza vitale per l’istruzione, la cultura e l’informazione e come agente indispensabile per promuovere la pace e il benessere spirituale delle menti di uomini e donne.” Generalmente i partiti politici promuovono divisioni, non gettano ponti, non intrecciano reti se non tra i loro accoliti.

Le biblioteche devono fornire a bambini, giovani e adulti gli strumenti adeguati per leggere la realtàe per consentire uno sviluppo democratico della realtà sociale in cui siamo immersi, perché un cittadino informato, che legge e si documenta è in grado di comprendere ogni manipolazione e di esercitare i propri diritti democratici.

La biblioteca non è la sede di una fazione, e quindi non può essere associata ad alcuna parte, è il luogo della libertà di conoscere a prescindere dalle scelte personali, religiose, politiche di chi la gestisce o la frequenta, non è il luogo del pensiero unico ma quello in cui i pensieri si formano e si liberano per permettere a ciascuno di trovare il proprio posto nel mondo e i propri spazi di libertà. Non è il luogo dell’obbedienza e dell’omologazione ma quello in cui si apprende il pensiero critico e divergente.

Dopo questo chiarimento per me doveroso, oltre che necessario, auguro al Circolo neocostituito di essere un luogo capace di promuovere la lettura, la crescita culturale e il confronto democratico sul nostro territorio».

 Patrizia FULCINITI