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“GREEN JOBS”, A REGGIO CALABRIA CORSO FORMATIVO CONAI SUI RIFIUTI

Aiuterà 80 laureati Mediterranea per lavoro economia circolare

di REDAZIONE 

REGGIO CALABRIA – 6 OTTOBRE 2021  – “Sono aperte le candidature per partecipare a ‘Green Jobs 2021 – Gestione dei rifiuti fra legge e tecnica’, il corso di perfezionamento post-laurea attivato all’ l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, voluto dal Rettore e dal Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali su proposta di Conai e realizzato in collaborazione con EdaPro”.

Lo riferisce un comunicato degli organizzatori del corso.

 “Le domande di ammissione – si aggiunge nella nota – dovranno essere presentate entro le 12 del 22 ottobre. Ottanta studenti laureati in ingegneria o in materie scientifiche ed economico-giuridiche nell’ateneo reggino, o comunque residenti in Calabria o nelle province di Catania e Messina, avranno così la possibilità di frequentare gratuitamente i 24 moduli del percorso formativo, pensato per facilitare il loro inserimento professionale nel settore dell’economia circolare.

 I Green Jobs sono stati infatti ideati dal Consorzio nazionale imballaggi per promuovere, proprio attraverso attività di formazione sul territorio, la crescita di competenze e sensibilità nel settore della green economy. Che, secondo uno studio del 2018 di Ambiente Italia, oggi dà lavoro a più di 575 mila persone”.

“Recupero e riciclo dei rifiuti – afferma il presidente del Conai, Luca Ruini – rappresentano un’area di crescita fra le più forti nel comparto dell’economia circolare. Parliamo di un importantissimo motore di sviluppo che potrà continuare a generare occupazione. Per questo servono competenze. 

Pensiamo ad esempio al gap che separa Nord e Sud per quanto riguarda la presenza sul territorio di impianti per i rifiuti: al Mezzogiorno ne servono altri 165. Occorrono tecnici in grado di progettare gli impianti, addetti competenti e capaci per farli funzionare, ma anche professionisti che ben conoscano i percorsi autorizzativi e i controlli necessari all’esercizio.

In questo l’interdisciplinarità è fondamentale: solo competenze ampie e trasversali possono permetterci di passare davvero da un modello lineare ad uno circolare”.