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GASPERINA (CZ) – Shoah, ricordare è difendere la libertà

Un momento della manifestazione [1]
Un momento della manifestazione

Celebrata la “Giornata della Memoria” organizzata dal Comune e dalla biblioteca comunale “Saverio Grande”

Articolo di Gianni ROMANO (Il Quotidiano del Sud)

GASPERINA (CZ) – Serata all’insegna del ricordo a Gasperina celebrata la giornata della memoria, si dava inizio con la lettura di brani a cura delle ragazze della biblioteca comunale e la lettura del Salmo 23.

Seguiva un video alla presenza del sindaco Gregorio Gallello,del comandante compagnia carabinieri Soverato, Capitano Saverio Sica, del maresciallo capo Domenico Misogano, del parroco don Carmelo Fossella e di  molti presenti. 

Gasperina, nel settantesimo anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, attraverso alcune iniziative organizzate dal Comune e dalla biblioteca comunale “Saverio Grande”, vuole ricorda la Shoah.  La necessità di difendere la memoria è una grande garanzia di libertà; è un metodo per difendere la nostra libertà. Non a caso le dittature cercano sempre di alterare la memoria storica, di distruggerla quando è possibile.

C’è, in questa giornata di ricorrenza, il rischio che ogni forma di ritualizzazione possa comportare una perdita di pregnanza. È normale che il ripetersi delle celebrazioni possa puntualmente annoiare, ma è un’assurdità pretendere di cercare qualcosa di nuovo.

La brutalità di quel passato ha già raccontato tutto e,questo l’intervento del sindaco Gallello, non ha nulla di nuovo da aggiungere o da raccontare. “Semmai essa dovrebbe, continua Gallello, anche se declinata da frasi e da luoghi comuni, agire come scenario per non rendere ancora attuale la sua presenza. È vero, abbiamo letto, ascoltato e visto testimonianze, anche se immedesimarsi in una vittima, in un torturato, in un corpo che diventa fumo è cosa impossibile. Nonostante ciò il mondo, in questi settant’anni, molto spesso si è rifiutato di ascoltare, di apprendere; altrimenti, vicende non lontane nel tempo da noi, come Srebrenica, il Ruanda, la Cambogia dei Khmer rossi o l’Argentina dei desaparecidos non riusciamo veramente a comprenderle.Non è sufficiente conoscere per impedire uno sterminio; è soprattutto necessario continuare a fronteggiare gli sciocchi negazionismi e i ritorni di antisemitismo e di altre discriminazioni razziali e non che stanno attraversando i nostri tempi”.

Accanto al conoscere, continua Gallello,nella speranza che non avvenga mai più, deve crescere nelle nostre società una funzione etica capace di formare cittadini consapevoli della validità e dell’uso di valori universali, quindi validi per tutti. Solitamente i ricordi, continua Gallello, soprattutto quelli dolorosi, vengono celebrati con il silenzio, usato come antidoto per non cercare di alterare il contenuto spesso nobile di ciò che è stato; in Israele il giorno della Shoah viene rivissuto con un interminabile minuto di sirena udibile in tutto il Paese. Tutto e tutti si fermano.”

È un silenzio assordante che ha, tuttavia, conclude il sindaco Gregorio Gallello,la capacità di parlare alle coscienze del mondo intero per tenere alto il vessillo dell’uomo in tutta la sua grandezza e in tutta la sua diversità. Gasperina vuole essere protagonista in questo cammino virtuoso”.