- PreSerre e Dintorni - https://www.preserreedintorni.it -

FRANCESCO PUNGITORE E IL SUO ROMANZO OSPITI DEL ROTARY CLUB SOVERATO

Ambientazioni calabresi quelle del suo fantasy “Il mago di Nardodipace” 

di REDAZIONE

SOVERATO (CZ) –  18 GIUGNO 2019 –  Megaliti, grotte e misteri fanno da sfondo al primo romanzo fantasy del giornalista Francesco Pungitore, presentato nel corso di un partecipato incontro culturale presso la sede del Rotary Club di Soverato.

Ambientazioni calabresi quelle del suo “Mago di Nardodipace”. Come Zungri, con il suo suggestivo villaggio rupestre, al centro di importanti progetti di valorizzazione turistica.

O come lo stesso borgo di Nardodipace, le cui conformazioni rocciose scoperte anni fa tra i boschi delle Serre rappresentano ancora un irrisolto enigma archeologico: c’è la mano antichissima dell’uomo oppure si tratta di siti creati solo dalle bizze di madre natura?

“Pungitore – ha spiegato la presidente del Rotary Club di Soverato, Francesca Catuogno – trae ispirazione da questi luoghi per rappresentare, in termini di pura fantasia, il viaggio iniziatico del suo protagonista, accompagnato in questo suo cammino di luce dalla giovane sacerdotessa Lila.

Un percorso segnato da scontri, battaglie, colpi di scena e intrecci amorosi”.

“Proprio l’amore, il darsi agli altri – ha concluso Francesca Catuogno – sembra la chiave primaria di interpretazione del testo, soprattutto nelle pagine conclusive”.

Ma sono tanti gli aspetti che coinvolgono e chiamano a progressivi approfondimenti. Il rinvio ad altri testi, ad altri scrittori, apre scenari di straordinario interesse.

Emergono con chiarezza gli studi filosofici dell’autore, con le sue riflessioni sull’Orfismo, il Pitagorismo, Eraclito, Platone, Plotino, Sant’Agostino, i saggi d’Oriente. E c’è anche tanta passione per la storia.

“Un insieme di temi che danno sostanza al romanzo” ha sottolineato Ulderico Nisticò, intervenendo nel commento del libro.

Dalla Calabria, il “mago” parte per affrontare la sua sfida contro le forze del male, approdando prima a Roma e, poi, a Bomarzo, sempre nel Lazio.

Altri luoghi “magici” e pieni di mistero. In un crescendo emotivo, la conclusione riserva un esito inaspettato che lascia presagire – come suggerito dallo stesso autore nelle sue conclusioni – tante possibiltà, tra cui quella di un eventuale “sequel”.

Come nella migliore tradizione fantasy.

Un genere sicuramente unico e originale quello scelto da Francesco Pungitore la cui fatica letteraria sta già riscuotendo notevoli riscontri di pubblico e critica.