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FORESTALI CALABRESI, SINDACATI DICHIARANO STATO DI AGITAZIONE

La Regione non è in condizione di recepire il nuovo Contratto integrativo regionale per carenza di fondi

di REDAZIONE 

PRESERRE (CZ) –  13 OTTOBRE 2020 –  L’azione di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil regionali, impegnate a sostenere il valore del confronto, della contrattazione, della tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche l’importanza che riveste l’impresa nel mondo del lavoro, ha portato nel mese di dicembre dello scorso anno la sottoscrizione del “Contratto Integrativo Regionale per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico-agraria”.

Un importante contratto integrativo regionale che interessa circa 6.500 lavoratori forestali, siglato tra Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil e l’Azienda regionale Calabria Verde, l’Urbi Calabria e l’Ente Parco Naturale Regionale delle Serre.

Giova ricordare che il precedente contratto integrativo, sottoscritto dalle parti nel lontano 2008, vigeva in regime di prorogatio dal 2011, anno della sua naturale scadenza, con la conseguenza nefasta per i lavoratori, che hanno visto progressivamente ridursi il potere d’acquisto dei loro salari e mortificata la loro professionalità; un contratto che necessitava di una nuova e moderna impronta in termini di organizzazione del lavoro, efficace ed efficiente, e con una visione per il settore forestale proiettata verso il futuro.

“Difatti, il nuovo testo del Contratto integrativo regionale, sottoscritto con soddisfazione dalle parti coinvolte, ha il pregio di affrontare alcune questioni a favore di quella forestazione calabrese finalizzata a fare prevenzione e tutela del territorio; questioni che, specialmente in prossimità delle elezioni, quasi tutti i politici di tutti gli schieramenti ne parlano, salvo dimenticarsene ad urne chiuse.

Nel nuovo testo del Contratto integrativo sono state condivise alcune idee e alcune scelte che, se rese concrete, restituiranno non solo dignità ai lavoratori di un settore che negli anni passati ha evitato grossi disagi in termini di dissesto idrogeologico e tutela ambiente ad un territorio come quello calabrese molto fragile, ma garantiranno una nuova organizzazione del settore, più al passo con i tempi odierni.

Dopo due anni di confronto con le aziende, la sottoscrizione tra le parti nel 2019, le successive e ripetute sollecitazioni al governo regionale della passata legislatura e infine, in questi ultimi mesi, la ripresa del confronto, con entusiasmo, con la nuova giunta, in particolare con l’assessore di competenza, Gianluca Gallo, l’amara constatazione, con rammarico, che abbiamo partecipato invano ai vari incontri presso il dipartimento dell’Agricoltura e Forestazione.

Eravamo convinti che si sarebbe concluso un iter contrattuale, scaduto da dieci anni, una vera e propria odissea, con protagonisti involontari migliaia di lavoratori forestali.

Purtroppo ci siamo sbagliati!

Con forte dispiacere, anche l’ultimo incontro sindacale svoltosi nella giornata odierna, presso il dipartimento agricoltura, non ha, al di là dei buoni propositi dell’assessore Gallo, prodotto alcun risultato concreto e tangibile, finalizzato a recepire il nuovo Contratto integrativo forestale.

L’assessore Gallo ci ha comunicato che la Regione Calabria non è in condizione di recepire il nuovo Contratto integrativo regionale per carenza di fondi.

Giustificazione che definiamo inaccettabile, perché alla lunga trattativa (durata due anni) che ha portato alla sottoscrizione del Contratto, ha partecipato anche la struttura dell’unità Uoa politiche della montagna e forestali della Regione Calabria che non ha mai palesato né esplicitamente, né implicitamente timori in merito alla sua sostenibilità finanziaria.

Dunque, la scelta di non recepire il Contratto in questione è una scelta che va contro il comparto e contro i lavoratori forestali.