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“FOOD”, A MONTEPAONE VIAGGIO TRA I SAPORI DI UNA VOLTA

Itinerario gastronomico tra le vie del centro storico

Articolo e foto di Gianni ROMANO

MONTEPAONE (CZ) –  2 AGOSTO 2019 –   Si è svolta la prima delle due serate dedicate alla seconda edizione del percorso enogastronomico “Food” nel centro storico di Montepaone.

L’Associazione Culturale “Ri…Vivi… Amo Montepaone” forte del successo dell’edizione passata, ha riproposto l’evento,  riaperto i bassi e arricchito l’offerta gastronomica, artistica e culturale.

Mappa alla mano, i visitatori hanno affollato il centro storico già dalle prime luci del tramonto. Inizia il giro dei bassi; i primi due, quello e’ Peppa e quello da’ Russana, in Piazza Immacolata, in cui si sono preparate zeppole e frittelle ai fiori di zucca. In un dedalo di vinelle si snodano gli altri: u bassu e’ Tiresina, e’ Cenza, e’Mena, e’ Grazia… all’interno dei quali operosi volontari hanno sapientemente cucinato i piatti tipici della tradizione, crocchette di riso, peperoni e alici, peperoni e pomodori sotto sale soffritti con fagioli, murinedhi, peperoni e patate, verdura e fagioli, trippa ecc.

Via Luigi Rossi ha accolto  gli stand della frutta e della cupeta, dolce tipico montepaonese, all’interno del quale si è potuto assaggiare una fresca e piacevole novità: il gelato alla cupeta. Il connubio gusto e tradizione non ha rubato la scena all’arte e alla cultura.

Come se avessero trovato la loro collocazione naturale, i quadri degli artisti montepaonesi Nina Procopio, Giuseppe Casaletto e Giovanna Vecchio, hanno arricchito il percorso e valorizzato ancora di più la bellezza del centro storico. A cura dell’Associazione la mostra fotografica “Volti scolpiti dal tempo” presso l’androne del Palazzo Cesare Pirrò, inaugurata in occasione della serata, resterà aperta per tutta l’estate.

A chi ancora non l’avesse fatto, l’evento ha dato la possibilità di visitare il Museo degli antichi mestieri e della civiltà contadina, allestimento e gestione dei locali e delle visite sempre a cura dell’Associazione. Non è mancata la musica etnica popolare che ha coinvolto i turisti in un turbinio di note e balli antichi.

Si replica la serata del 6 agosto con l’intento di offrire un’alternativa valida di fruizione del territorio a chi ha voglia di entrare in profonda connessione con esso e con l’essenza e la sapienza della sua gente.