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FESTA DI FEDE, VALLEFIORITA RIABBRACCIA LA STATUA DELLA MADONNA DI LOURDES

Dopo un breve periodo di restauro, è stata accolta solennemente e ricollocata in parrocchia nella riproduzione della grotta il cui altare è stato impreziosito con dei raffinati marmi. Don Salvatore Gallelli: “Grazie a Maria poniamoci in ascolto con Dio”

 di Franco POLITO

VALLEFIORITA (CZ) – 17 AGOSTO 2022 –  Festa di fede, festa di popolo, festa di chiesa, festa di istituzioni pubbliche.

 Ha racchiuso tanti spaccati il rientro nella parrocchia “San Sergio e Soci” di Vallefiorita della restaurata statua della Madonna di Lourdes.

 Un lavoro prezioso (consegnato il 14 agosto, un giorno prima rispetto a quanto pattuito) che ha ridato splendore all’effige quello del maestro Leonardo Garigliano di Borgia, reso possibile dalla generosità dei fedeli con l’impegno del parroco don Salvatore Gallelli e dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Megna.

 Per l’occasione,  in una chiesa gremita come nelle grandi occasioni, a rappresentare la civica autorità, tra gli altri, c’era il vicesindaco Giovanni Bruno.

 Il restauro non si è “limitato” solo alla statua perché l’altare collocato nella riproduzione della grotta di Lourdes che dagli anni ’50,  per volontà dell’allora parroco don Rocco Cassadonte ospita la statua, è stato impreziosito con dei marmi di bianca e fine cromatura.

 Da allora altare e statua sono lì, in parrocchia (originariamente posta dove ora sorge la villa comunale), a ricordo e devozione della chiesetta dedicata alla Vergine poi distrutta dal terremoto del 1783 e  “sostituita” dall’attuale struttura parrocchiale.

 «Attraverso le preghiere elevate alla Madonna poniamoci in ascolto e interiorizziamo la parola di Dio, alimentando la fede con la lampada della speranza e delle invocazioni a nostro Signore Gesù Cristo» ha insistito don Salvatore durante la benedizione dei due simulacri che ha preceduto la solenne celebrazione eucaristica.

 Il restauratore Garigliano, invece, ha definito la statua una vera e propria opera d’arte.

  «La statua – ha ricordato –  che don Cassadonte commissionò al noto maestro della  scuola  Scuola del legno di Ortisei, in Val Gardena, Giuseppe Stuffluser (la riproduzione della grotta fu invece opera delle sapienti mani di maestranza locale),  di cui ancora oggi esiste l’omonima ditta e con cui mi sono anche messo in contatto e ricevute preziose indicazioni, non è stata realizzata con dei calchi ma completamente a mano su di un tronco unico,  grezzo e scavato».

 Opera d’arte sulla quale durante il restauro si sono anche poggiati i preziosi colori della ditta “Calcaterra” di Milano, per intenderci quella da cui si riforniva Giorgio De Chirico.

 Dopo l’accoglienza davanti al municipio, la statua ha proseguito in processione verso la parrocchia.

 Poi festa di fede, festa di popolo, festa di chiesa e della chiesa, festa di istituzioni pubbliche.