- PreSerre e Dintorni - https://www.preserreedintorni.it -

FABRIZIA, OPPOSIZIONE A PIEDI UNITI: «È SCOCCATA L’ERA DELLE CHUSURE»

“Ramoscello d’ulivo” prende spunto dalla vicenda Bper per attaccare la maggioranza anche su altre questioni

Fonte: ILVIZZARRO.IT

FABRIZIA (VV) –  4 APRILE 2019 – Il gruppo consiliare “Ramoscello d’ulivo per Fabrizia” non risparmia nuovi attacchi alla maggioranza dopo la chiusura della filiale Bper di Fabrizia.

E lo fa alla vecchia maniera, diffondendo un manifesto critico affisso per le vie del centro montano. Ma, questa volta, oltre alla chiusura della sede bancaria, i membri dell’opposizione mettono in elenco altre “mancanze” della maggioranza guidata dal sindaco Francesco Fazio, come la chiusura dello Sprar e il mancato distacco da Sorical.

Di seguito il testo del manifesto:

«Benvenuti nell’era amministrativa del chiudere”. La filiale Bper di Fabrizia chiusa dal 22/03/2019 dopo 100 anni di storia. Grazie sindaco, grazie maggioranza amministrativa.

CHIUDERE: la maggioranza comunale di “Liberi e giovani con Fabrizia” coltivando la vocazione alle chiusure passerà alla storia per la sua smania di sprangare e chiudere porte e battenti in faccia a chiunque, sprecando servizi pubblici, opportunità e posti di lavoro. 

Ha iniziato subito dopo aver vinto le elezioni nel giugno 2017 a CHIUDERE lo “SPRAR” FACENDO, di conseguenza, perdere 8 posti di lavoro, FACENDO perdere ai commercianti locali le forniture alimentari, FACENDO perdere una intera classe alla scuola media di Fabrizia. 

Ha contribuito fattivamente a far CHIUDERE la filiale BPER di Fabrizia privando cittadini e territorio di una Banca con alle spalle circa cento anni di storia. La situazione creata dalla nuova maggioranza è gravissima.

 Con la CHIUSURA di servizi di base essenziali, la perdita di posti di lavoro, con diverse famiglie costrette ad emigrare, e la regressione economica sociale innestata da amministratori inadeguati, si sono fiaccate le aspirazioni dei fabriziesi per l’assenza di qualsiasi prospettiva di sviluppo che, a prescindere, pone degli interrogativi. 

Cosa nascondono CHIUSURE e conseguenti PERDITE di posti di lavoro? Nel caso delle CHIUSURE forse il tentativo di rafforzare l’espansione di Poste sul territorio in palese conflitto di interesse con amministratori locali? O forse un accordo sottobanco e poco trasparente tra BPER, Sindaco e sindacato Provinciale UDICON per il quale lo stesso Sindaco gestisce un patronato a Fabrizia?

Nel caso della perdita dei posti di lavoro, forse il pegno che la rassegnazione paga all’inettitudine di una maggioranza che della disoccupazione generale e di quella giovanile in particolare ha fatto il suo vessillo? O forse il tentativo di controllare con mirate politiche clientelari le misure sociali varate dallo Stato in violazione ai principi di legalità trasparenza?

In qualunque caso, siamo di fronte a biechi manovre che si stanno trasformando nella lenta e progressiva agonia di una comunità e di un territorio privi di autorevole rappresentanza democratica, che sottomessa nuovo corso della finanza globale, emiliana-romagnola, accetta in cambio il contentino di una “AREA SELF” da aprire, peraltro, in locali che il Comune dovrebbe mettere a disposizione, augurandoci però, non prima di interpellare il Consiglio Comunale.

Ma possiamo stare più che tranquilli, Sindaco e UDICON “rimarranno alla finestra per capire se realmente questa soluzione potrà bastare ai cittadini del comune di Fabrizia”. Dichiarazione, quest’ultima, del Segretario provinciale UDICON rilasciata dopo la riunione in Prefettura, priva di significato e valore politico che di fatto ha spianato la strada alla definitiva chiusura della filiale.

L’unica cosa volevano chiudere senza riuscirci è “SORICAL”. Pensavano di distaccarsene, ma poiché l’acqua non è più avvelenata, come lo era durante la campagna elettorale 2017, essa sgorga dentro i serbatoi comunali perché senza Fabrizia rimarrebbe all’asciutto.

Per completare l’opera mancano all’appello quei pochi servizi che, malgrado tutto, ancora resistono alla tagliola della chiusura ma che quanto prima, complice una maggioranza insipiente, rischiano un taglio drastico.

Detto ciò, nessuno può volutamente ignorare che ogni giorno che passa si allarga sempre di più il solco tra le promesse e i fatti. Lo scenario è fosco e arcinoto, hanno vinto le elezioni amministrative promettendo mari e monti, ricorrendo ad un programma pieno di balle e zeppo di velleitarismo che alla prova dei fatti si è rivelato un bluff. 

L’amara verità/realtà è che da quando la maggioranza di “Liberi e giovani con Fabrizia” è arrivata al Comune il paese è entrato in recessione sempre più crescente e sono davvero in pochi a credere che la tendenza potrà essere invertita da un’amministrazione che dell’occupazione e dello sviluppo se ne sono totalmente dimenticati.

È stata miope la complicità sulla CHIUSURA della filiale BPER di Fabrizia, ma la specifica vicenda fa comprendere a tutti che il flop di Sindaco e maggioranza sono il risultato più evidente, della loro stessa deriva amministrativa».