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ESUBERI ABRAMO, UGL: «NO A DECOLIZZAZIONI»

Pisano: “Dovremo attivare un tavolo di crisi ministeriale insieme alla committente Tim e trovare ogni possibile soluzione per evitare un dramma sociale in Calabria”

di REDAZIONE 

PRESERRE (CZ) –  27 FEBBRAIO 2019 –  I 600 esuberi annunciati in Calabria dall’Azienda Abramo saranno all’ordine del giorno della convocazione di domani tra azienda sindacati territoriali e rsu.

« Siamo seriamente preoccupati da questa situazione –   afferma Pierpaolo Pisano segretario regionale Ugl Telecomunicazioni Calabria (in foto) -, anche perché le avvisaglie di come l’andamento occupazionale del settore dei call center si sarebbe sviluppato rapidamente lo avevamo denunciato da tempo.

Dal fenomeno delle delocalizzazioni purtroppo mai frenato a dovere nonostante diverse norme e leggi all’attivo al dilagare della cosiddetta intelligenza artificiale che sta bruciando posti di lavoro e continuerà a farlo, soprattutto nel mondo dei call center.

Come Ugl Telecomunicazioni abbiamo presentato a novembre un reclamo al Garante della Privacy e siamo in attesa di una risposta, per la verifica del rispetto della tutela dei dati sensibili degli utenti di telefonia che vengono delocalizzati anche in paesi extraeuropei.

Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, i risvolti pericolosi per l’occupazione li abbiamo esplicitati in diversi convegni in questi mesi e addirittura condivisi anche sulla nostra piattaforma di rivendicazione contrattuale inviata in Confindustria.

Sicuramente dovremo attivare un tavolo di crisi ministeriale insieme alla committente Tim e trovare ogni possibile soluzione per evitare un dramma sociale in Calabria».