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EMERGENZA CINGHIALI, IL SINDACO DI CARDINALE SCRIVE ALLA REGIONE

Staglianò: “Questo stato di cose deve finire”

di Franco POLITO

CARDINALE (CZ) –  24 GENNAIO 2020 –  «Con la chiusura della stagione della caccia, diversi concittadini lamentano la ripresa della presenza di cinghiali nei pressi delle proprie abitazioni, evidenziando anche lo stato di pericolo che i selvatici rappresentano per l’incolumità propria e dei familiari».

Lo scrive il sindaco Danilo Staglianò nella lettera inviata al Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria.

«Il pericolo –  aggiunge il sindaco – è certamente reale, specie in considerazione del fatto che, spesso, gli esemplari adulti sono accompagnati dai cuccioli, il che alimenta la possibilità di reazioni violente nell’animale che si veda preso alla sprovvista o messo alle strette, o peggio, che senta minacciato se tesso e – o la prole».

«L’emergenza – insiste Staglianò –  rappresentata dall’ormai quotidiana presenza dei cinghiali nei piccoli centri abitati è stata più volte rilevata e segnalata agli organi competenti, si da questo Comune che da altri ed è giunta ad uno stato di insopportabilità, gravità e saturazione tali da non poter essere più ignorata.

Questa amministrazione comunale ha il dovere, istituzionale e umano, di tutelare gli interessi e la sicurezza dei propri cittadini e questi ultimi hanno il diritto di sapere se gli organi superiori, che hanno competenza nel campo specifico, intendono o meno assumere le azioni necessarie a prevenire, quanto più possibile, danni a persone e cose».

«Inutile ricordare, inoltre – insiste il sindaco -, gli innumerevoli incidenti stradali, anche con feriti gravi, causati dai cinghiali un po’ ovunque sulle nostre strade che, peraltro, non brillano certo per sicurezza.

Questo stato di cose deve avere un termine anche perché, già che ci siamo, potrebbe pure accadere che il Comune in caso di incidente, di qualsiasi tipo, venga chiamato in causa dal cittadino, come avvenuto per incidenti causati da cani randagi, e venga così sanzionato dal magistrato, unendo così il danno alla beffa».

«Pertanto – conclude il primo cittadino –  poiché il problema è stato rilevato in più occasioni, è stato oggetto di numerosi incontri e seminari a livello locale, regionale e nazionale, senza alcun risultato utile, si chiedeche codesta Regione si attivi seriamente per affrontare nel migliore dei modi la problematiche evidenziata sentendosi questa amministrazione comunale, come credo tutte le altre Amministrazioni, scevra da ogni e qualsiasi responsabilità in merito».