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EDILIZIA SOVVENZIONATA A VAZZANO, “LA VERITÀ” DEL SINDACO

Riceviamo e pubblichiamo:

VAZZANO (VV) –  11 MARZO 2019 – «Come promesso, dopo aver trasmesso una nota dettagliata alle autorità competenti, è giunto il momento di dare a voi cittadini le necessarie delucidazioni.

Premetto che la ricostruzione dell’iter gestionale della res pubblica da parte dell’ex amministrazione comunale non è stata né semplice, né celere: il loro sistema di gestire la cosa pubblica può definirsi semplicemente scellerato e mi auguro che i responsabili non restino impuniti. Esaminiamo, per ordine sparso, alcuni dei diversi casi esempio di un’amministrazione non trasparente.

1 – Demolizione dell’ex plesso scolastico e realizzazione di alloggi di edilizia sovvenzionata a canone sostenibile e annessi servizi: l’Accordo di programma Rep. N. 2016 del 10.11.2015 tra la Regione Calabria, ed il Comune di Vazzano, finalizzato alla realizzazione del programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile, prevedeva al punto A2, articolo 2, “intervento SOGGETTO PRIVATO di Edilizia residenziale agevolata”. Inoltre, dalla lettura dell’all’art. 5 del presente accordo rubricato “obblighi assunti dai soggetti partecipanti” si evince quanto segue: […] “Il Comune si impegna:

– a sottoscrivere con ciascuno dei soggetti privati che partecipano al Programma apposite convenzioni […],

– ad acquisire polizze fideiussorie – di cui all’art. 11 – sottoscritte da ciascuno dei soggetti partecipanti al programma, in favore del Comune di Vazzano.”

La Cooperativa Ed. E., che avrebbe dovuto realizzare la suddetta parte privata di intervento, si è resa inadempiente, nonostante fosse stata diffidata formalmente a versare la somma di € 47.000,00 per l’acquisizione del terreno comunale: evidentemente la vittoria del sottoscritto ha scombinato precedenti accordi.

Ma vi è di più.

Delle polizze fideiussorie che la parte privata avrebbe dovuto depositare non vi è traccia, come non vi è traccia di qualsivoglia lettera del sindaco pro-tempore indirizzata alla Cooperativa ed. E. per la richiesta di deposito delle suddette polizze.

La cosa ancora più grave è che, a seguito della stipula della convenzione tra l’amministrazione comunale (parte pubblica) e la cooperativa (parte privata) viene sottoscritta, davanti al segretario comunale, un accordo tra i sig.ri F. A. e D. U. quali rappresentanti del sig. M. L. con il quale vengono trasferiti al Comune di Vazzano gli immobili di proprietà di detti soggetti.

A seguito di detto trasferimento di proprietà, trascritto al catasto, la parte privata (Cooperativa Ed. E.), per eseguire interventi edilizi su detti immobili, chiede al Comune di Vazzano il rilascio del permesso a costruire, facendo, successivamente all’ottenimento del titolo edilizio, una falsa comunicazione di inizio lavori in quanto questi pseudo lavori non sono mai iniziati; ma detta documentazione è servita alla società privata per poter incassare dalla Regione Calabria la somma di € 45.000,00.

Detta somma è stata effettivamente incassata dalla società privata; sarà compito della regione erogante chiederne la restituzione. Ad oggi gli immobili risultano essere trascritti a favore del Comune di Vazzano.

Si precisa che, nonostante l’ingarbugliata vicenda legata ad una cattiva gestione della cosa pubblica, l’amministrazione guidata dal sottoscritto è riuscita a recuperare per intero il finanziamento pubblico grazie all’accordo raggiunto con la Regione Calabria ed il Ministero delle Infrastrutture.

I lavori di demolizione dell’ex plesso scolastico sono stati osteggiati sia dal gruppo di minoranza “Vazzano Bene Comune” e sia dalla ditta D. s.r.l. ma il TAR Calabria, sede di Catanzaro, con sentenza n. 814/2018 pubblicata il 4.4.2018, ha riconosciuto la piena legittimità degli atti del comune condannando l’impresa D. S.r.l. al pagamento delle spese.

2 – Depuratore e relativa manutenzione del periodo 2014/2015: Dopo aver contratto un mutuo di € 60.000,00 con la Cassa Depositi e Prestiti (gravante sulle casse comunali e, quindi, sulla popolazione), per rendere funzionante il depuratore comunale, la ditta aggiudicatrice informa l’amministrazione comunale che i lavori eseguiti non sono idonei per un corretto funzionamento dell’impianto e che per poterlo renderlo correttamente funzionante occorre reperire ulteriori somme. Questo dimostra che i precedenti amministratori, che oggi assurgono a dispensatori di consigli, navigavano a vista in quanto, nonostante la spesa di € 60.000,00 il depuratore è stato lasciato non funzionante con il conseguente riversamento nel torrente Lanzo, affluente del fiume Mesima, di tutta l’acqua di fogna del paese.

La ditta appaltatrice doveva ottenere l’autorizzazione allo scarico da parte della provincia, mai richiesta, ma su questo è in corso l’indagine da parte della magistratura.

3 – Lavori per messa in sicurezza caserma dei carabinieri: I lungimiranti amministratori che mi hanno preceduto hanno pensato bene di far eseguire le prove strutturali sull’edificio ospitante la caserma dei carabinieri dopo aver provveduto ad indire il bando di gara per l’affidamento dei lavori prima e a procedere all’affidamento degli stessi dopo.

Risultato: le prove strutturali hanno evidenziato che i lavori previsti nel progetto non potevano essere realizzati. Se qualcuno dei precedenti amministratori avesse agito con competenza eseguendo preliminarmente le necessarie verifiche strutturali (ma sappiamo che l’ex sindaco ha sviluppato nel corso degli anni un’intolleranza alle verifiche strutturali degli edifici), oggi non saremmo costretti a gestire anche questa incresciosa situazione.

4 – Centro polifunzionale “Mulino della gioventù”: L’apice della scellerata, quanto abominevole, azione amministrativa condotta dalla precedente amministrazione si raggiunge con la realizzazione del Mulino della Gioventù, per un costo di oltre € 1.000.000,00 che vede la compartecipazione del comune con la quota di 174.000,00 euro.

Qui assistiamo ad un caso di “lavori fantasma” e cioè lavori che, agli atti, risultano pagati alla ditta esecutrice dei lavori ma che in realtà non sono mai stati realizzati, come ad esempio:

– graticcio per movimentazioni luci euro 10.500,00;

– fornitura e posa in opera arredo palcoscenico con mantovana con merletto oro euro 4.306,70;

– fornitura e posa in opera tappeto erboso in zolla a pronto effetto euro 2.600,00;

– pagamento n. 2 impianti di videosorveglianza per un totale di euro 15.000,00 ma ne è stato fornito solo uno;

– È pervenuto inoltre, tra le forniture del centro polifunzionale Mulino della Gioventù, un Monitor appartenente al Liceo Statale V. Capialbi di Vibo Valentia: tale circostanza è coperta da un alone di mistero.

Sarà compito della magistratura e degli enti competenti procedere con i necessari e dovuti accertamenti.

5 – Consorzio irriguo Vazzanese: il Sindaco, quale componente di diritto del consiglio di amministrazione del consorzio irriguo vazzanese, ha il dovere di garantire il corretto operato dello stesso e denunciare eventuali illegittimità compiute dagli amministratori o dagli ex amministratori.

Ebbene, intendo esercitare a pieno il mio dovere di primo cittadino facendo chiarezza su alcune vicende che meritano di essere attenzionate dalle autorità competenti.

Il signor B. F., nella sua veste di presidente, ha così agito:

– ha lasciato a secco le casse del consorzio, (mentre oggi il consorzio ha in cassa circa € 30.000,00);

– ha trasferito la proprietà dell’autovettura del consorzio alla di lui cognata;

– ha movimentato le somme depositate sul conto corrente del consorzio anche dopo le sue dimissioni;

– ha rinunciato alla concessione di derivazione dell’acqua.

Dal momento del mio insediamento i consiglieri di minoranza Moscato e Tassone hanno costantemente e ripetutamente, sui social network e sugli organi di stampa, attaccato l’operato della mia amministrazione responsabile, a loro dire, del mancato rispetto delle regole.

Ma vorrei ricordare al consigliere di minoranza Moscato, che predica bene e razzola male, che lo scarico illegale delle acque reflue non è esempio di legalità ma costituisce reato, ancor di più se con la piena volontà di violare la legge e inoltre, sempre al consigliere di minoranza Moscato, vorrei far presente che negli altri comuni chi ricopre la carica di presidente della Pro Loco, prima di firmare la dichiarazione di accettazione della candidatura alla carica di consigliere comunale, rassegna le proprie dimissioni. Lo invito, pertanto, a seguire i buoni esempi e non i cattivi consigli e a valutare, con coscienza, dove stanno gli onesti e dove i disonesti che si servono di menti manipolabili per spargere il seme della discordia.

Preme ricordare ai consiglieri di minoranza e, soprattutto, al consigliere Moscato (che pare sia interessato a candidarsi, nella prossima competizione elettorale, alla carica di sindaco) che chi ricopre un ruolo istituzionale ha l’onere e l’onore di tutelare la legalità sempre e comunque, anche quando questo comporta il compimento di atti che possono direttamente o indirettamente ledere gli interessi di qualche cittadino.

Rassicuro i consiglieri di minoranza che il sottoscritto, per quel che concerne la vicenda del taglio abusivo degli alberi di proprietà comunale, ha fatto tutto il necessario, fornendo alle autorità competenti informazioni precise e dettagliate al fine di individuare i responsabili.

Inoltre, sapendo che sta a cuore ai consiglieri di minoranza sapere se la costruzione di mia proprietà sita in località “Cricelli” è provvista di regolare titolo edilizio, vi informo che è stata realizza con regolare concessione edilizia, firmata all’epoca dal segretario S. D. L., e di successivo rilascio del permesso a costruire in sanatoria dopo aver chiesto ed ottenuto dal competente ufficio del genio civile la necessaria e indispensabile autorizzazione sismica, non come ex amministratori che al comune presentano un tipo di domanda e al genio civile un’altra per eludere i necessari controlli.

Vazzano è un paese che si è sempre contraddistinto per la spiccata moralità dei suoi cittadini e continua ad esserlo, sotto la guida attenta, competente ed oculata dell’attuale amministrazione.

Purtroppo ci sono personaggi che non hanno onorato il nostro paese, finiti sotto inchieste sia giornalistiche (Milena Gabanelli) che della magistratura per reati gravi, che hanno poi pensato bene di trasferirsi altrove ma continuano a dispensare cattivi consigli ai nostri consiglieri di minoranza Moscato e Tassone.

Concludo dicendo che la democrazia elegge un solo candidato a Sindaco e tra i contendenti vince chi arriva primo: rispettarne il risultato è sinonimo di rispetto della volontà dei cittadini che hanno liberamente scelto di essere da me e dalla mia amministrazione rappresentati».      

Il sindaco di Vazzano Vincenzo MASSA