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DON ROBERTO CORAPI NUOVO PARROCO AD AMARONI, FA FESTA ANCHE IL CENTRO RICREATIVO SOCIALE

Accolto da presidente, segretario e direttivo, ha celebrato una santa messa nel giardino dell’associazione ricevendo la tessera di socio onorario

di Franco POLITO

AMARONI (CZ) –  25 LUGLIO 2020 –  Un afflato che sembra esserci da sempre. Tra il nuovo parroco Don Roberto Corapi e Amaroni è stato “amore a prima vista”. Per lui è già un gran bene.

Anche il Centro Ricreativo  Sociale Amaronese “fa festa” per il suo arrivo.  Solo tre giorni del suo insediamento ed ecco la tessera di socio onorario.

Il suo sorriso, la sua gioia, la sua esperienza pastorale stanno ulteriormente aprendo il cuore e l’anima della gente di queste parti.

Don Roberto anche nella “Cittadina del Miele” sta facendo germogliare la pastorale, tanto cara a Papa Francesco, della “chiesa in uscita”,  ovvero della chiesa cha va incontro all’uomo per salvarlo.

E la santa messa celebrata nel giardino del Centro è un fulgido esempio di “chiesa in uscita”. Lo accolgono il presidente Rocco Nasso, il segretario Totó Raimondo e il Direttivo. Fra i tanti anche il sindaco Luigi Ruggiero, vicino al giovane sacerdote fin dal suo arrivo ad Amaroni.  

Nel corso dell’omelia don Roberto ringrazia il presidente Nasso per l’invito e sottolinea come tutto sia un dono di Dio. «Questa realtà – aggiunge –  frutto di volontariato e di amore è grazia per la comunità amaronese. Io apro il mio cuore a voi e sono a vostra disposizione».

Parole di ringraziamento sono state espresse anche dal segretario Raimondo. Verso il nuovo parroco, il suo, è stato un sorta di immediato e simpatico “colpo di fulmine” «perché prete gioioso e carico di spiritualità – evidenzia –  che voglio paragonare e don Rocco Cassadonte, sacerdote della mia infanzia, che prendeva i giovani sotto il braccio per ascoltarli e portarli in chiesa».

A quindici giorni del suo arrivo ad Amaroni, don Roberto, instancabile pastore, sta già scrivendo una bella pagina del Vangelo con la sua pastorale della “chiesa in uscita” e con il suo inconfondibile saluto: “Cristo Regni”.