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CRISI IDRICA, LE FRECCIATE DI “NUOVA BORGIA”

Riceviamo e pubblichiamo:

BORGIA (CZ) –  24 LUGLIO 2020 –  Come per ogni problema si esce sempre con la pezza che è peggio del buco, adesso è la volta del problema idrico su Roccelletta con la supplica a Sorical, Prefettura e Protezione Civile, tutto questo è vergognoso nel 2020. Ogni anno nella zona marina il problema acqua è all’ordine del giorno, unito al problema delle discariche spontanee diventa una bomba sanitaria spesso sottovalutata da tutti, problemi mai messi al centro ma sempre gestiti in maniera marginale.

La cosa triste sta nel fatto che il Comune di Borgia ha speso centinaia di migliaia di euro sulla condotta di località brisella affinchè non cambiasse niente e non solo, negli anni è stato perso il flusso proveniente da Montecovello, dove il Comune ha delle proprietà, la condotta portava nelle fontane pubbliche l’acqua che la gente va a prendere con i bidoni quotidianamente, mentre adesso arriva soltanto fino a metà del rettilineo che unisce Borgia a Girifalco.

Insomma oltre al danno la beffa perché tutti i lavori sono sempre a carico del Comune e di conseguenza dei cittadini.

Ma andiamo oltre alla semplice “non programmazione” che ha portato sul problema idrico il territorio di Borgia “tutto” ad essere un colabrodo, basti pensare che vi è in essere una rete idrica di settant’ anni e che la notte bisogna chiudere per potersi lavare la mattina.

Sorical più volte ha ridotto il flusso e non si è mai capito il perché, se per un problema di carenza , di pagamenti da parte del comune o cosa, non ha neanche risposto agli accessi ufficiali portando dopo anni di esasperazione il nostro gruppo a rivolgersi presso la locale stazione dei Carabinieri tant’è che oggi ci sono procedimenti in corso e che per ovvie ragioni non possiamo rendere pubblici, peccato soltanto che le Procure sono intasate di lavoro e logicamente i tempi si dilatano, ma prima o poi renderemo partecipi tutti i cittadini, giusto appena giungeranno le risposte.

Tornando a noi sarebbe bastato fare scelte diverse a livello di progetti e di investimenti nel corso di questi anni in un territorio dalle tante risorse, ma è chiaro che se i soldi vengono investiti in cose fatiscenti l’essenziale poi diventa un miraggio e allora parte la corsa a chiedere aiuto a Prefetture e Protezione Civile perché non si sa che pesci prendere e come sempre ci troviamo a raccontare storie di fallimenti annunciati, purtroppo a pagarne le conseguenze è sempre la gente che tra l’altro paga il canone idrico con un anno di anticipo.

Nuova Borgia  – Giovanni Maiuolo