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CORONAVIRUS, CICAS: «SALVARE LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE»

Appello alle istituzioni per fronteggiare le ripercussioni sulla vita economica

di REDAZIONE 

PRESERRE (CZ) –  13 MARZO 2020 –  La Cicas (Confederazione Imprenditori Commercianti Artigiani Servizi e Turismo) ha scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, al Ministro delle Attività Produttive, Patuanelli, al presidente della Commissione attività Produttive Camera dei Deputati e al Presidente della Commissione attività Produttive Senato della Repubblica, per avanzare “proposte a sostegno delle P.M.I. per il contrasto al Coronavirus”.

Ecco il testo integrale del documento

La deriva economica che sta attanagliando le Piccole e Medie Imprese, in tutti i Comparti: Commercio, Artigiani, Trasporti, Turismo, Servizi, Spettacoli, Artisti Cultura, oltre alle incongruenze del Sistema Sanitario che per fortuna regge sulla capacità degli infermieri e medici, ma che deve essere corroborato da nuovi e significativi interventi sia nel pubblico che nelle strutture private convenzionate che garantiscono servizio pubblico,  onde evitare la deriva minacciosa di una Sanità solo privata  e costosa .

La situazione determinatasi per effetto dell’emergenza epidemiologica da COVID–19 e le necessariemisure di contenimento, poste in essere per cercare di limitare al massimo gli effetti della sua diffusione, stanno colpendo pesantemente tutti i settori della vita economica e produttiva la CICAS, lancia al Presidente Conte e ai Ministri coinvolti il seguente appello:

Sospensione del pagamento di bollette Gas, luce, telefono.

Sospensione dei pagamenti mutui, rate, fisco, Tributi,  sanzioni , cartelle, sospensione con effetto giuridico immediato dei pagamenti rateizzati con tratte da parte dei commercianti o con pagherò,  che se non immediatamente sospesi produrranno migliaia di nuovi protestati nel comparto produttivo, stante la chiusura degli esercizi e il mancato incasso.

Quantificazione di un bonus per famiglie ed imprese, contributo questo ultimo che consente la sopravvivenza.

Cassa integrazione in deroga anche per un solo dipendente e sgravio al datore di lavoro costretto alla chiusura.

Abbattimento della tassazione per tutti almeno di 30 punti!

Sospensione rate finanziamenti in essere;

Sospensione rateizzazioni agenzia della Riscossione;

Sospensione rateizzazioni INPS;

Sospensione rottamazione e saldo e stralcio cartelle;

Azzeramento  contributo camerale (CCIAA);

Immediata cig tutti i dipendenti anche per aziende con meno di 5 collaboratori.

Lo smobilizzo dei crediti verso la Pubblica Amministrazione:

le impresa fornitrice della pubblica amministrazione che vantano dei crediti nei confronti di debitori pubblici, invitano le Autorità competenti a sburocratizzare e velocizzare il pagamento dei crediti vantati dalle imprese manifatturiere e dei servizi in subordine avere la possibilità di effettuare la compensazione con tasse e tributi.

Artisti Cultura e Spettacolo.

–              Blocco pagamento F24, Mutui, Finanziamenti, fino a 2 mesi successivi alla fine del decreto di blocco manifestazioni pubbliche e private;

–              Riconoscere un bonus forfettario mensile di Euro 1.500,00 per le aziende, oltre ad euro 1.000,00 per ogni dipendente della stessa azienda, a sostegno delle spese di gestione al fine di mantenere attive e operative le aziende fino al mese successivo alla fine del decreto di blocco manifestazioni pubbliche e private;

–              Blocco pagamento F24 (tasse e contributi), Mutui, Finanziamenti, fino a 2 mesi successivi alla fine del decreto di blocco manifestazioni pubbliche e private;

–              Istituire Fondo di garanzia a favore delle aziende che richiederanno affidamenti e/o anticipazioni fatture.

Commercio.

           terremoti, alluvioni ecc.);            

          e previsione della cassa in deroga anche per tutte le causali che non sono ricomprese in quelle già

          previste per il Fondo Integrazione Salariale.

Turismo

 Il turismo è il settore maggiormente colpito dall’emergenza sanitaria legata al Coronavirus.

Occorrono misure straordinarie per tutta la filiera, a partire da un Fondo nazionale di sostegno e da un piano strategico industriale per il rilancio del settore. – Servono interventi straordinari. Per far fronte alla situazione incerta determinata dagli effetti del Coronavirus, servono interventi straordinari, investimenti pubblici e attenzione alle nostre relazioni con i Paesi esteri con cui dobbiamo operare per rilanciare il turismo ed essere pronti a ripartire nel momento in cui questa emergenza sarà superata, sottolinea il direttore generale della CICAS dr. Giuseppe Mazzullo –

 Per il rilancio del turismo, in particolare, oltre all’opportunità di introdurre, in condivisione tra Stato e Regioni, un piano strategico industriale, per rendere più efficaci le misure urgenti di sostegno del settore.  Necessaria, poi, una misura di ristoro per le aziende che hanno subito una riduzione di ordini dall’estero e delle prenotazioni in ambito ricettivo e della ristorazione, per gli intermediari nel settore del turismo, per gli agriturismi e gli operatori congressuali.

Occorre approvare un “Progetto Sperimentale Finalizzato al Turismo“ da rendere operativo su tutto il territorio Nazionale attraverso i Comuni, La Cicas propone “Il Progetto Sperimentale finalizzato al Turismo “ dalla stessa Confederazione predisposto per il rilancio del turismo.

La sospensione o l’integrazione dell’imposta di soggiorno, con garanzia di compensazione del mancato gettito ai Comuni.

Avviare azioni integrate a livello nazionale ed internazionale attraverso Enit, l’Agenzia nazionale del Turismo, accompagnando la promo commercializzazione con un rafforzamento della programmazione di attività che riguardano i beni ambientali e culturali, le rassegne, i festival nelle zone più colpite dall’emergenza sanitaria.

Trasporti.

CICAS TRASPORTI chiede al Governo di pensare anche al dopo coronavirus Il momento è ideale per distaccare/precettare il personale tecnico necessario per effettuare il controllo capillare dell’intero sistema viario del Paese e conoscere finalmente il reale stato di manutenzione delle nostre infrastrutture» le merci circolano ma la logistica va sostenuta.

Le richieste che si avanzano al Governo.

finanziamento di ammortizzatori sociali, ma anche altre misure come la sospensione dei contributi alle varie Authority (Agcom, Antitrust, Art) e sgravi alle aziende che mantengono i livelli occupazionali senza ricorrere ad ammortizzatori. La logistica va sostenuta anche perché è un settore che da solo contribuisce alla crescita del Pil per il 9,5%.

Mercati storici e rionali.

Mercati storici e rionali, chiede al Governo Nazionale di esentare totalmente tutti gli ambulanti che operano nei suddetti mercati da tasse e tributi, non solo locali. – Le disposizione emesse dal Governo,  sicuramente obbligatoria ed essenziale per limitare il diffondersi del Coronavirus,  – rappresenta un dramma sotto un profilo economico per gli ambulanti che guadagnano giornalmente il necessario per sostenere loro e le loro famiglie.

Se è vero come è vero che oggi il primo obiettivo è quello di fronteggiare e vincere l’emergenza Sanitaria ,ma dobbiamo il dovere  di evidenziare  proposte che possano almeno aiutare le migliaia di famiglie rappresentate nei diversi mercati settimanali in Italia. Chiediamo con forza al Governo Nazionale la proposta di esentare totalmente tutti gli ambulanti da tasse e tributi non solo di competenza Comunale.

Artigianato.

Le micro, piccole imprese artigiane  subiscono  gli effetti economici, diretti e indiretti, della paura da Coronavirus, con il conseguente rischio di pesanti riduzioni del giro d’affari o di una chiusura.

Sia subito attivata, linee di credito dedicate, per rispondere all’eventuale momentanea carenza di liquidità dovuta all’emergenza.

Agricoltura.

Una specifica proposta è stata fatta per il settore agricolo: quella di innalzare dal 50 al 70% l’anticipo della Pac 2020 e il regime de minimis alle imprese.

Un’altra richiesta avanzata è quella di indennizzare contestualmente i gestori privati di tutti i servizi correlati, dalle mense scolastiche ai servizi educativi, dal trasporto ai dormitori. Infine, nel documento presentato al Governo, anche l’attivazione del Fondo di solidarietà e la riduzione della percentuale di cofinanziamento Ue per la dotazione dei Fondi Strutturali 2021- 2027.