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COPANELLO DI STALETTI’ (CZ) – ELEZIONI CONSORZIO DI BONIFICA – La “democrazia agricola” è servita

Manno durante il suo intervento [1]

Manno durante il suo intervento

La lista "Manno Presidente" al comnpleto [2]

La lista “Manno Presidente” al completo

Il pubblico presente [3]

Il pubblico presente

Stamattina convention di presentazione della lista “Manno Presidente”. «Abbiamo già vinto» ha detto Manno circondato dall’affetto di sindaci, politici, amici, strutture consortili e operai

 di Franco Polito

 COPANELLO DI STALETTI’ (CZ) – 18 OTTOBRE 2014 – Non accade tutti i giorni che la presentazione di una lista si trasformi in  una “Giornata del ringraziamento”. Essere riconoscenti una settimana prima del voto è testimonianza di tanti sentimenti. Di tante angolature.

 E da tante angolature si dovrebbe osservare la presentazione – convention della lista “Manno Presidente”. La coazione, guidata dal numero uno uscente del consorzio di bonifica “Ionio Catanzarese” Grazioso Manno, è in lizza alle elezioni per il rinnovo delle cariche consortili attese per domenica prossima 26 ottobre.

 Sarà il giorno della santificazione di quella che abbiamo definito la “democrazia agricola”. «Il giorno giusto – ha detto introducendo la convention il responsabile della comunicazione del consorzio Claudio Venditti – per viverla ad alta intensità». Come l’energia che si è respirata stamattina nella sala congressi del villaggio Guglielmo a Copanello di Stalettì, perla turistica dello Ionio. Un abbraccio collettivo all’indirizzo di Manno e degli altri candidati ha segnato il ritmo della mattinata. Prsesenze bipartisan con in testa i sindaci e gli amministratori territoriali, esponenti della politica provinciale, regionale e nazionale, rappresentanti delle organizzazioni agricole di categoria, consorziati, gli operai consortili e le strutture tecnico  – amministrative del consorzio. E poi gli amici, la società civile e chi crede ancora nella rinascita calabrese

Manno ci crede. Ci credono i componenti della lista. Una compagine fatta di professionisti e conoscitori del territorio. I candidati hanno le fattezze di Elena Console, Elena Grimaldi, Caterina Salerno, Antonio Biamonte, Lugi Bulotta, Gaetano Costa, Giuseppe Fratto, Giuseppe Galea, Salvatore Gigliotti, Pasquale Greco, Rocco Mazza, Antonio Saverio Menniti, Fransceso Perri, Federico Pettinato.

 Per crederci ci vuole coraggio, una delle parti più importanti del programma di governo varato dalla lista. «Abbiamo già vinto – ha esordito Manno preceduto dalla standing ovation della sala – non solo perché, vista la bontà della nostra azione nei cinque anni precedenti, siamo la sola lista in campo, ma anche per l’immenso entusiasmo che ci circonda». Non solo coraggio. Tutti i candidati metteranno «passione – ha aggiunto Manno – solidarietà, amicizia e speranza senza temere nulla perché, nonostante la crisi, tutti insieme, possiamo contribuire a risollevare questa terra».

 Non lo faranno da soli. Assieme a loro sulla linea di partenza ci sarà la sinergia con sindaci , «in questo momento dei veri eroi» li ha definiti Manno, Provincia e Regione. E’ il gioco di squadra imposto dalla moderna governance del territorio. E’ il gioco di squadra che aiuta a realizzare i propri sogni. «Io ne ho ancora quattro da realizzare – ha confessato il capo lista – Il Piano per la difesa del territorio contro il rischio idrogeologico improntato sulla prevenzione dei disastri, il Piano regionale irriguo e la nuova rete di colo a sostegno dello sviluppo dell’agricoltura, l’assunzione a tempo indeterminato degli operai stagionali e l’ ultimazione della Diga sul Melito».

 Sogni e programmi concreti. Chi l’ha detto che le due cose non possano camminare di pari passo? «In Calabria – ha sottolineato Manno – molto spesso non si riescono a intravedere i reali problemi perché siamo abituati a essere l’uno contro l’altro senza affrontate con decisione le questioni che ci assillano. Il Beltrame, la frana sull’A3, la città di Catanzaro allagata, le bombe d’acque degli ultimi anni sembrano non interessare a nessuno quando invece dalla questione dissesto idrogeologico non si può prescindere. Insieme con i sindaci e con gli altri attori del territorio ce la faremo. Ce la dobbiamo fare. Per essere più incisivi e vincenti al nuovo governo regionale chiederemo un’interlocuzione che non investa solo l’assessorato all’Agricoltura ma anche quelli ai Lavori Pubblici, Ambiente, Urbanistica oltre al Sottosegretariato alla Protezione Civile».

 Un solo programma. Tante scommesse. Più di un sogno. Uno si chiama diga Melito. Quando sarà ultimata darà acqua alla città di  Catanzaro, Lamezia Terme e ai Comuni comprensoriali, risolverà le questioni irrigue della zona compresa tra Lamezia, il monte Poro, la costa Ionica fino alle porte di Crotone abbattendo, tra l’altro, del 50% i costi di energia elettrica in molti Comuni.

 «Ecco perché – ha fatto sapere Manno – alcune multinazionali non la vogliono. Noi, invece, la vogliamo anche per dare lavoro a tanti  calabresi  e alle loro famiglie. Per il compierla occorrono 190 milioni 984 mila 600, 87 euro. Il consorzio, attraverso un finanziamento integrato di 880 milioni di euro, con il coinvolgimento di operatori pubblici e privati, realizzerà tutti gli investimenti che riguardano le opere di adduzione e derivazione dei corsi d’acqua e la realizzazione della centrale idroelettrica».

 Il futuro non è tanto lontano. Passa, per forza, da quanto realizzato. Manno svela l’alchimia “del come” i risultati sono stati raggiunti  nel quinquennio 2009 – 2014. «Il segreto dell’essere vincenti – ha svelato  – sta tutto in un Consiglio dei Delegati coeso nelle decisioni, assunte solo guardando all’interesse generale e mai a quello personale oltre che alla unità d’intenti tra amministratori, uffici tecnici e amministrativi del consortili e operai, questi ultimi veri protagonisti, senza stagione e senza tempo dei nostri successi».

 Chiaro il messaggio. Servirà ancora il contributo di tutti. Di tanti. Anche gli interventi che hanno preceduto il dire di Manno hanno suonato le stesse note. L’ex commissario della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro  si è detta convinta che «con la lista “Manno Presidente” riparte un quinquennio importante». Il neo presidente della Provincia Catanzarese Enzo Bruno, al suo primo intervento ufficiale dopo l’elezione, ha promesso che «con il consorzio programmeremo e faremo insieme quello che serve per il territorio». Dal consigliere regionale di maggioranza Mario Magno è venuto, inoltre, l’invito a «operare con lo stesso senso di responsabilità dei consorzi di bonifica». Il sindaco di Stalettì, padrone di casa, Concetta Stanizzi, ha parlato di Manno come “persona della risoluzione” grazie al quale «i fiori continueranno a sbocciare». Quello di Sorbo San Basile, Sergio Cosentino, invece, l’ha messa sulla metafora. «Nel paese dei consorzi – il suo pensiero – Manno è il nome dei consorzi».

 Il vicepresidente del consiglio regionale Piero Amato dicendosi soddisfatto del programma di Manno ha incalzato «sui programmi e i progetti di salvaguardia dei territori contro gli eventi alluvionali mettendo al primo posto l’agricoltura». «Lavorare per le cose concrete con la serenità di fare scelte giuste nel convincimento  che Manno, la sua squadra e il programma otterranno notevoli risultati» il pensiero di Alberto Statti, presidente di Confagricolrtura Calabria. E se il sindaco di San Floro Teresa Procopio ha definito Manno «una vera e imprescindibile risorsa per la Calabria con cui ci sentiamo tranquilli», l’ex parlamentare Mario Tassone ha spronato «la regione Calabria a collocare i consorzi di bonifica nella loro giusta dimensione sostanziale  inquadrandoli in una cornice strategica molto più ampia». Il neo consigliere provinciale Riccardo Bruno ha ricordato quanto fatto dal consorzio Ionio Catanzarese per il territorio di Borgia e dell’intera provincia di Catanzaro.

 Il presidente Anpa Pino Mangone ha puntualizzato come «dopo le elezioni della prossima servirà un rilancio forte e convinto del funzionamento dei consorzi di bonifica». Da un appello a un altro. Secondo Michele Drosi, inoltre, sindaco di Satriano e presidente Anci Calabria Piccoli Comuni, «tra le altre cose, serve l’istituzione di una task force provinciale di supporto all’azione consortile». Il dirigente di Coldiretti Onofrio Casuscelli ha insistito sull’azione contro il dissesto idrogeologico «senza disdegnare la nuova frontiera dell’agroalimentare». Arturo Bova, sindaco di Amaroni, ha definito Manno «uno dei pochi esempi di buona amministrazione in Calabria» ritenendo necessaria «la concertazione e l’azione preventiva contro i disastri». Il presidente dell’ordine degli ingegneri di Catanzaro Salvatore Saccà, infine, con molto romanticismo e poco tecnicismo ha concluso ritenendo «la lista “Manno Presidente” un perfetto insieme di competenze e umanità».

 Signori, la “democrazia agricola” è servita. Il “pranzo” è per domenica prossima, 26 ottobre, giorno delle elezioni, dalle ore 7 alle 22.