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CONTRO IL CARO BOLLETTE ARRIVA IL MANIFESTO-APPELLO DI SGRÒ: «AGIRE SUBITO»

“Politica e sindacati si uniscano, qui rischia di saltare l’intero sistema produttivo nazionale”

di REDAZIONE

SOVERATO (CZ) –  1 SETTEMBRE 2022 –  Un manifesto-appello per attivare “otto misure urgenti, concrete e immediate” contro il caro bollette.

Lo ha lanciato oggi, sui propri canali social, Giovanni Sgrò, l’imprenditore di Soverato e dirigente provinciale di Confesercenti Catanzaro da mesi a capo della protesta contro l’aumento dei costi energetici.

L’invito a condividere il documento “è rivolto a tutti” e, in particolare, agli esponenti politici e sindacali italiani “senza bandiere, colori e distinzioni, di regioni o di appartenenza”.

“Non c’è più tempo, serve unità d’intenti e bisogna agire subito perché qui rischia di saltare l’intero sistema produttivo nazionale” la drammatica testimonianza di Sgrò che, in queste ore, sta raccogliendo migliaia di messaggi di solidarietà per il suo impegno, dall’ampia risonanza mediatica.

Al suo fianco si sono schierati tanti cittadini, sindaci, commercianti e piccoli imprenditori. “Siamo tutti coinvolti in questo tsunami, lo dico dal mese di gennaio!” la constatazione di Giovanni Sgrò che, sul problema, ha avviato una serie di interlocuzioni con docenti universitari ed esperti di economia per arrivare a indicare al Governo “un pacchetto di soluzioni urgenti e immediatamente praticabili”.

Ne è venuto fuori il manifesto in otto punti, sintetizzabile in una serie di interventi a carattere regionale, nazionale ed europeo: velocizzare l’autoproduzione e le rinnovabili; investire i fondi del Pnrr; creare reti locali a partecipazione pubblica; ampliare la portata del credito d’imposta per le imprese; incentivi facili per rinnovo attrezzature ed efficientamento energetico. 

E ancora: ridurre a cinque anni (rispetto ai dieci attuali) il recupero delle somme per impianti fotovoltaici da parte delle famiglie, di cui al bonus 65%; convocare una riunione di emergenza a livello europeo per l’estensione dell’accordo sul tetto del gas anche all’Italia, con uscita dal mercato TTF; revisione della determinazione dei prezzi dell’energia elettrica alla Borsa elettrica, attualmente legato al solo prezzo del gas.

“Non ci prestiamo a strumentalizzazioni elettorali, vogliamo fatti e non promesse” il commento finale di Sgrò.