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CONCORSO LETTERARIO “CERCANDO FABRIZIO E …”, PROROGATA LA SCADENZA PER PARTECIPARE

Data slitta al prossimo 28 maggio. Annunciata la presenza anche al salone del libro di Torino

di REDAZIONE 

PRESERRE (CZ) – 5 MAGGIO 2022 –  L’ottava edizione del concorso letterario istituito dall’Associazione “Cercando Fabrizio e…” si intitola “Caro Fabrizio, ti racconto e se domani? [1]” ed è come sempre aperta a chiunque voglia esprimere e imprimere su carta un ricordo in forma scritta o illustrata.

La data di scadenza per far pervenire i racconti è stata prorogata al 28 maggio 2022 (farà fede la data dell’e-mail).

Il concorso è intitolato a Fabrizio Catalano ed è dedicato a chi lo ha conosciuto e a chi, pur non conoscendolo, ne è diventato amico grazie al racconto e alle testimonianze della sua storia. Per scaricare il bando completo www.fabriziocatalano.it [2].

Nei testi e nelle illustrazioni è possibile includere Fabrizio come “protagonista”, come personaggio o scegliere di coinvolgerlo anche come semplice ascoltatore, perché ancora una volta il concorso è intitolato a lui, ma è dedicato contemporaneamente a chi lo ha conosciuto e a chi non lo ha mai incontrato e ha imparato a conoscerlo attraverso il racconto o le testimonianze della sua storia.

La presidente dell’Associazione, Caterina Migliazza, mamma di Fabrizio originaria di Girifalco, nel Catanzarese, ha così spiegato la decisione di allungare la finestra temporale per poter presentare i propri elaborati: “Il concorso letterario è nato proprio con l’intenzione di offrire alle persone un prezioso strumento di cura, di terapia.

E mai come in questo periodo c’è bisogno di lenire preoccupazioni e ansie: dopo la pandemia, ecco la guerra a pochi passi da noi. Da qui la scelta di dare tempo fino al 28 maggio per poter partecipare, offrendo così un’occasione in più a quanti vogliano provare a mettere su carta, primo passo verso una rinascita, la speranza d’un domani migliore”.

Continua Migliazza: “Sicuramente anche la concomitanza della Festa della Mamma e del Salone del Libro offre a quanti ne vogliano approfittare ulteriori occasioni di riflessione, ma soprattutto uno spazio di ascolto e di conoscenza reciproca”. 

L’Associazione Cercando Fabrizio parteciperà al Salone del Libro di Torino (19-23 maggio), ospite dello spazio Impremix Edizioni nel Padiglione 2 allo stand J22, nella speranza di poter incontrare più persone possibili, e che abbiano magari una storia da raccontare e condividere.

Sempre la presidente Migliazza: “Il Salone del Libro di Torino ha uno slogan quest’anno, Cuori selvaggi, che sentiamo particolarmente nostro: si addice molto al nostro spirito. Lì mi auguro di poter incontrare il maggior numero possibile di persone e far loro conoscere la storia di Fabrizio.

Sarà poi un’occasione anche per presentare il libro Il falco e l’altalena – La storia di una madre per il figlio scomparso [3] e le antologie del concorso. Nei giorni scorsi, con lo stesso spirito da ‘cuore selvaggio’, siamo stati anche alla Marcia della Pace di Assisi: volevamo offrire testimonianza di un domani migliore, di un domani senza guerra. La testimonianza di un domani con la ‘pace del cuore’: la nostra Associazione rappresenta infatti quelle famiglie che cercano risposte e in quelle una piccola dolce consolazione”.

L’Associazione “Cercando Fabrizio e… [4]” sin dalla sua nascita, da quando Fabrizio è sparito ad Assisi, dove frequentava il secondo anno di un corso di musicoterapia, si propone di continuare le ricerche di Fabrizio Catalano, e di tutte le altre persone scomparse.

L’Associazione sostiene e dà voce ai familiari di chi non si trova più, per contrastare l’oblio e l’indifferenza, per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, al fine di ottenere collaborazione, sostegno, strumenti normativi e operativi adeguati.
(Secondo il dato più aggiornato contenuto nella relazione del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, in Italia, dal 1°gennaio 1974 al 30 giugno 2021, sono 63.620 le persone italiane e straniere ancora da rintracciare 956 sono i cadaveri non identificati.