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CONCORSO “CARO FABRIZIO …“, GIUNTI I PRIMI ELABORATI

Si può concorrere anche con un racconto illustrato: scadenza del bando il 30 aprile 2019

di REDAZIONE

PRESERRE (CZ) – 16 GENNAIO 2019 –  Sono già arrivati i primi lavori per la quinta edizione 2019 del Premio Letterario Nazionale “Caro Fabrizio, tiracconto un sogno” [1] dedicato a Fabrizio Catalano [2], il diciannovenne di Collegno sparito ad Assisi il 21 luglio 2005 dove frequentava il secondo anno di un Corso di musicoterapia.

La sua sacca e la sua chitarra sono stati rinvenuti, in luoghi e tempi diversi, sul sentiero francescano della pace Assisi-Gubbio. Profondamente religioso e molto impegnato nel volontariato, giocava a hockey nella squadra di Pianezza (TO) e suonava nel gruppo strumentale Agamus di Grugliasco (TO).

Amava la scrittura e, attraverso il linguaggio poetico e magico delle parole, sapeva esprimere il suo mondo interiore di forza e generosità, apertura e accoglienza. Da quel giorno i suoi genitori non hanno mai smesso di cercarlo, con ogni possibile iniziativa.

Si tratta di un concorso di narrativa aperto a chiunque voglia illustrare, esprimere e imprimere su carta un sogno da raccontare a Fabrizio.

Il termine ultimo per la presentazione degli elaborati sarà il 30 aprile 2019. 

Il racconto, rivolto a tutte le persone dai 13 anni in su, dovrà essere in lingua italiana, inedito e composto da non più di 10mila caratteri.

In alternativa sarà possibile anche partecipare con un racconto illustrato (disegno) con tecnica libera in formato A3 o A4 su supporto libero (senza limiti di età).

“Un modo per continuare a tenere viva l’attenzione su Fabrizio,  trasformare l’assenza in presenza, far scoprire il magico potere della scrittura e sensibilizzare sul fenomeno delle persone scomparse. Un calendario ricco di incontri nelle scuole, commenta Caterina, che il 15 dicembre ha incontrato gli studenti del IISS Des Ambrois  di Oulx [3].

Proprio in questi giorni, tra l’altro, in concomitanza con il lancio della quinta edizione del premio letterario i genitori  di Fabrizio, Caterina Migliazza e Ezio Catalano si sono recati dai carabinieri per contribuire a dare forma alla nuova Banca dati del Dna in cui confluiscono i dati dei reperti biologici delle persone scomparse, dei cadaveri non identificati e dei resti non identificati.   

(Secondo il dato più aggiornato contenuto nella relazione del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, in Italia, dal 1° gennaio 1974 al  30 giugno  2018, sono 55.949 le persone italiane e straniere ancora da rintracciare e 2523 sono i cadaveri senza nome che giacciono negli obitori)

«La nostra speranza – ha commentato Caterina – è quella di riabbracciare Fabrizio, ma  ritengo che sia un “atto dovuto”,  una grande conquista per la nostra associazione, il fatto che, dopo tanti anni, si sia finalmente riusciti a dare gambe a questa banca dati che può rappresentare un importante aiuto a noi familiari di persone scomparse  e  dare nome e degna sepoltura ai  migliaia di corpi che giacciono negli obitori ».

Il bando completo [4] con le modalità di invio del materiale e i relativi premi è disponibile sul sito: www.fabriziocatalano.it [2]