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COMUNITÀ “L’ULIVO”, A SQUILLACE UNA CONCRETA RISPOSTA AL DISTURBO PSICHICO

Gestita dalla Fondazione “Città solidale” ha festeggiato il primo anno di attività

 di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud, 7 feb 2021)

 SQUILLACE (CZ) –  8 FEBBRAIO 2021 –  Primo anno di attività per la comunità educativa “L’Ulivo” di Squillace, gestita dalla Fondazione “Città solidale”.

 Alla festa è intervenuto anche il sindaco di Soverato (comune capofila per i servizi sociali) Ernesto Alecci.

 Agli ospiti, gli operatori e il presidente di “Città solidale” padre Piero Puglisi hanno raccontato il primo anno di vita della comunità, unica nel suo genere in Calabria.

 “L’Ulivo”, infatti, è una struttura di accoglienza residenziale a dimensione di gruppo appartamento in grado di offrire, a livelli specialistici, supporto e sostegno a nove minori con disagio psichico e disturbi del comportamento, sottoposti a provvedimenti penali e amministrativi nella fascia di età compresa tra i 14 e i 21 anni.

 I disturbi psichici, infatti, non sono solo un “problema da grandi”: tanti e sempre di più sono i ragazzi, e perfino i bambini, che manifestano una sofferenza psichica, e il fenomeno risulta in aumento in maniera particolarmente sensibile nella fascia 11-18 anni.

 La comunità educativa “L’Ulivo”, inaugurata il 7 febbraio dello scorso anno, nasce proprio per dare risposta a questo tipo di necessità, una risposta ad un bisogno che aveva portato tanti giovani ad essere accolti fuori dalla nostra regione. Dal suo avvio, ad oggi, le richieste di accoglienza pervenute in totale sono diciannove e le minori accolte sono state otto.

 A questi numeri vanno sommati i numerosi contatti telefonici giornalieri, anche per minori in un’età inferiore di quella prevista dal range di accoglienza. La struttura, che è in crescita, fornisce servizi per creare percorsi individualizzati e garantire alle minori ospiti un contesto di vita caratterizzato da un clima affettivo, da modelli relazionali e modalità di conduzione rispondenti alle esigenze dei minori.

 Lo stile della comunità, aderente a quello dell’intera Fondazione guidata da padre Piero, è stato ben rappresentato in un video proiettato per l’occasione in cui sono emersi momenti di vita vera, difficoltà vissute per il Covid, attività ed esperienze che nel primo anno di vita hanno caratterizzato l’ultima nata di “Città solidale”.

 Il sindaco Alecci ha ribadito la disponibilità di collaborare con la Fondazione per portare avanti servizi che rappresentano una risposta così importante non solo per il comune capoambito, ma per l’intera Regione.