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CITTÀ ABBANDONATA, IL RAMMARICO DI “TUTTINSIEME PER SQUILLACE”

“Avevamo già indicato, durante la campagna elettorale, il rischio che avremmo corso se non avessimo iniziato, da subito, a lavorare per raggiungere l’obiettivo a cui tutti miriamo”

di Franco POLITO

SQUILLACE (CZ) –  9 LUGLIO 2019 –  «Siamo già all’otto di luglio e, se vogliamo essere obiettivi, nulla si muove per rendere più accogliente la nostra Città». 

Lo affermano in una nota Oldani Mesoraca ed Enzo Zofrea, consiglieri comunali di opposizione del gruppo “Tuttinsieme per Squillace”. 

«Avevamo già indicato, durante la campagna elettorale – aggiungono -, il rischio che avremmo corso se non avessimo iniziato, da subito, a lavorare per raggiungere l’obiettivo a cui tutti miriamo. 

Purtroppo, dalle foto che pubblichiamo, si può notare il totale abbandono in cui continua a versare Squillace. L’immagine buia, è quella serale del lungomare: triste e abbandonato, e ci fermiamo qui!»

«Le altre foto  – spiegano ancora – riproducono l’immagine dell’ingresso alla Piazza Duomo. Sono quelle di “S. Chiara” dove, tra le erbacce, si nasconde ogni cosa. Una lampione rotto e spento.

E poi, accanto alla Chiesa di S. Nicola, meglio conosciuta come “dell’Immacolata”, una recinzione in legno indecorosa che delimita la zona di pericolo. Si tratta di una staccionata collocata lì, già un anno prima che la vecchia (la nuova) Amministrazione comunale venisse “commissariata”».

«Ora  – insistono –  non è certo il momento di stabilire la causa di tutto ciò oppure di rispondere “ma è appena un mese che c’è quest’amministrazione …”. Ognuno faccia le proprie considerazioni! 

Siamo certi che il Comune risolverà presto il problema ma, in attesa, da parte nostra, nel massimo spirito di collaborazione, vorremmo indicare, se il signor sindaco ce lo consente, un intervento che potrebbe essere fatto nell’immediato con poche risorse: perché non coprire quella bruttura, magari con dei bei pannelli, così come l’immaginiamo noi?»

«Quanto meno – concludono – chi sale dalla strada della “Madonna del Ponte”, a pochi metri dalla Cattedrale, non si ritrova questo brutto spettacolo!»