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CHIARAVALLE (CZ) – Tino controreplica a Nisticò: “La retorica e il complotto non passeranno”

Chiaravalle, Palazzo Staglianò [1]

Chiaravalle, Palazzo Staglianò

Continua lo scontro verbale tra l’ex primo cittadino e i consiglieri dimissionari che hanno determinato la fine anticipata della sua amministrazione 

di Fra. PO.

CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 9 MAGGIO 2015 – Tra l’ex sindaco Gregorio Tino e gli ex consiglieri dimissionari che hanno determinato la fine anticipata della sua amministrazione continua lo scontro verbale. Dopo le parole di Tino in assemblea pubblica ae la replica di Fernando Damiano Nisticò arriva la contro risposta del primo cittadino sfiduciato. <<Le mie presunte dichiarazioni che avrebbero urtato la sensibilità di qualche ex consigliere – afferma Tino – hanno il merito di essere state rese in forma pubblica affinchè chiunque ne sentisse la necessità o lo ritenesse opportuno potesse assumere ogni idonea iniziativa a propria tutela>>.

<<L’ex consigliere comunale Fernando Damiano Nisticò – aggiunge Tino – che, insieme ad altri soggetti ben conosce i fatti che hanno fatto scaturire le affermazioni che lo riguardano, evidentemente rese nel corso di una pubblica conferenza ed in un contesto molto più ampio che prendeva in esame comportamenti incompatibili con il buon esercizio della politica e delle funzioni assegnate dai cittadini e che spesso spingono taluni a cercar pascolo in una continua transumanza anche nel corso della stessa stagione, può autonomamente intraprendere il percorso giudiziario se ritiene che le stesse siano lesive della immagine o della onorabilità della sua persona>>.

<<Per parte mia – insiste Tino – non ho valutato come penalmente rilevanti i comportamenti rappresentati all’opinione pubblica (francamente mi è sospetto l’eccesso di difesa cautelativa) altrimenti non avrei esitato un solo attimo nell’assolvere il mio dovere di pubblico ufficiale e deferire i fatti alle autorità competenti; tuttavia, se può servire, a vantaggio della legalità e della trasparenza, sono pronto ad affrontare la questione in qualsiasi sede>>.

<<Di penalmente rilevante, invece – dice ancora Tino – appaiono le dichiarazioni contenute nel documento sottoscritto dinnanzi ad un notaio e prodotte all’atto delle dimissioni contestuali del Nisticò e dei sei consiglieri cofirmatari che, non potendo in alcun modo motivare politicamente ed amministrativamente le ragioni dell’inqualificabile iniziativa, hanno scelto la strada della menzogna, con dichiarazioni false, prive di ogni fondamento oltre che lesive della dignità e della integrità non solo degli amministratori in carica ma dell’intera amministrazione comunale>>.

<<Stiano quindi tranquilli Nisticò e soci – incalza Tino – la retorica del complotto o la dietrologia, che dimorano e qualificano il loro agire, e che spesso sconfinano in mere calunnie da bar o da marciapiede, saranno energicamente respinte dai chiaravallesi che non consentiranno che un patto basato esclusivamente sull’inganno, sulla congiura, sulle falsità, potrà mai costituire il fondamento su cui edificare il futuro che il nostro paese merita>>.

<<Infine -commenta Tino – non non ho inteso e non intendo ingaggiare dispute sulle condizioni reddituali delle persone, ognuno pensi per sé! Tuttavia nel prendere atto con sollievo della serenità economica del Nisticò, voglio in questa sede tranquillizzarlo rispetto alla mia situazione; ho sempre e solo vissuto prima durante e dopo il mio mandato di sindaco, del mio lavoro e dei sacrifici della mia famiglia, peraltro non ho un tenore di vita esoso, non coltivo hobbies impegnativi e non ho vizi particolari, se proprio può interessare per individuare le fonti di reddito, le mie dichiarazioni sono facilmente rinvenibili e a disposizione di chiunque>>.

<<Appare strano che il Nostro – conclude Tino – che sembra emotivamente coinvolto nelle questioni economiche, non si sia accorto che tra i suoi attuali compagni di ventura risultano soggetti che forse della politica hanno fatto l’unica fonte di sostentamento>>.