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CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – PROJECT FINANCING, GLI EX OPPOSITORI CHIEDONO UN CONFRONTO AL COMMISSARIO

Foti, Maida, Rauti, Sestito e Garieri  a testa bassa contro la privatizzazione di acqua e illuminazione. «Se non ascoltati – dicono – ricorreremo a petizione popolare»

Articolo e foto di Dario MACRI’(Il Quotidiano del Sud)

CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 17 LUGLIO 2015 –  E’ un chiaro appello alla gestione commissariale quello esternato in conferenza stampa da Claudio Foti, Lorenzo Rauti, Santo Sestito e Sergio Garieri, quattro dei sette consiglieri comunali dimissionari che hanno decretato la fine anticipata dell’amministrazione Tino.

 Il motivo che ha determinato questa mobilitazione è l’inserimento dei project financing sulla gestione dei servizi idrico e della pubblica illuminazione nell’elenco annuale 2015 del piano triennale delle opere pubbliche. Un’operazione che porta la firma del sub-commissario vicario Francesco Giacobbe. E che, se condotta fino in fondo, legherebbe il comune di Chiaravalle per 30 anni (2 anni di lavoro più 28 di gestione) alle ditte private che vincerebbero gli eventuali bandi di gara per la gestione dei servizi idrico e fognario e della pubblica illuminazione.

 «Noi riteniamo – ha affermato Foti presso la sezione dell’Ncd che ha ospitato la conferenza – che una scelta che impegna il comune per 30 anni debba coinvolgere tutta la comunità e non debba essere fatta da una gestione commissariale, anche se la norma lo permette». Gli ex consiglieri hanno sottolineato come si tratti di un provvedimento di carattere politico-programmatico con conseguenze rilevanti e che, quindi, sarebbe opportuno lasciare analizzare alla prossima amministrazione comunale.

 Al di là dei dubbi tecnici sull’operazione, che pure esistono e sono legittimi: basta leggere alcune voci del prospetto finanziario del progetto. «Siamo convinti della buona fede dei commissari – hanno aggiunto Foti, Rauti, Sestito e Garieri – perciò non chiediamo altro che essere ascoltati per avere un confronto, dei necessari chiarimenti sull’argomento».

 I quattro hanno aggiunto che qualora tale istanza (fatta recapitare per vie ufficiali alla gestione commissariale e sottoscritta anche dall’ex capogruppo Pd Giuseppe Maida) venisse ignorata dai commissari, procederanno ad organizzare una petizione popolare.

I project financing erano stati oggetto di una richiesta di convocazione del Consiglio comunale, nel marzo scorso, da parte dell’allora minoranza. Nella susseguente seduta del civico consesso, l’ultima dell’era Tino, in qualche modo maggioranza e minoranza concordarono di rinviare la scelta sull’attuazione di questo bando di gara a lungo termine per la gestione dell’acqua pubblica a quando la ditta promotrice avesse fatto recapitare un progetto preliminare, un piano economico-finanziario validato da un istituto di credito e uno schema di convenzione. Soprattutto, si decise che si sarebbe in qualche modo coinvolta la cittadinanza in questa scelta.

 Tuttavia, tali rassicurazioni non furono sufficienti ai consiglieri che poi firmarono le dimissioni facendo cadere l’amministrazione Tino, in quanto inserirono fra le motivazioni anche il perseguimento, da parte dell’esecutivo, dei suddetti progetti. Gli ex consiglieri hanno quindi fatto delle proposte alternative per affrancare il comune da Sorical, punto sulla quale tutti sono d’accordo, come la gestione comunale supportata da eventuali finanziamenti oppure il suddetto bando di gara ridotto però a 5 anni. Ora, la parola ai commissari.