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CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – «EXCUSATIO NON PETITA …»

Riceviamo e pubblichiamo:

CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 19 DICEMBRE 2017 –  «La Consulta Giovanile interviene in maniera nervosa a difesa del suo Presidente tentando di travisare e distorcere i termini reali con i quali i consiglieri di minoranza hanno trattato la questione relativa alla gestione delle strutture sportive e dell’annesso chiosco di loc. Foresta.

Questa impennata scomposta ed inopportuna fa sorgere sospetti che la minoranza non aveva neppure adombrato. Infatti, nell’interrogazione presentata il 15 dicembre scorso, al punto 13, veniva chiesto al Sindaco ed all’Assessore competente: “Se non ritengono, Sindaco e assessore, che l’investitura di uno dei due soggetti costituenti l’associazione (Presidente della consulta giovanile nominato direttamente dal Sindaco) non possa rappresentare motivo di imbarazzo, se non proprio di difficoltà, nel dover intraprendere tutte le azioni e le iniziative necessarie per sanzionare eventuali comportamenti…”; niente di più, niente di meno!

Quello che è avvenuto nella seduta dell’assemblea degli aderenti alla Consulta Giovanile dell’11 marzo 2017 e contenuto nel verbale n. 1, pubblicato all’Albo On Line del Comune, è esattamente ciò che i Consiglieri Comunali di opposizione asseriscono al punto 13 della richiamata interrogazione, ovvero, il Sindaco ha nominato Presidente della Consulta Saverio Barbieri, gestore del centro Sportivo di Loc. Foresta.

Tutta la pappardella relativa alle ingerenze della politica, alla rivendicazione dell’autonomia della Consulta avrebbe avuto senso se fosse stata prodotta in occasione dell’approvazione dello Statuto della Consulta Giovanile quando, con delibera di Consiglio n. 33 del 1 agosto 2016, l’amministrazione comunale, calpestando il diritto fondamentale alla autodeterminazione dei giovani, ha deciso con l’art. 6, nonostante l’invito dell’opposizione a rivedere questa bruttura, che è il Sindaco a nominare il Presidente della Consulta, cosa peraltro avvenuta in data 11 marzo 2017. 

Falsa e tendenziosa, forse, è la ricostruzione fantasiosa dei fatti tentata nell’incauto documento di difesa che infonda il sospetto che si voglia utilizzare la Consulta Giovanile quale scudo a tutela della propria posizione. Altro che ingerenze politiche, autonomia ed indipendenza!»

I CONSIGLIERI COMUNALI  DI MINORANZA Pino MAIDA Francesco MALTESE Emanuela NERI Gregorio TINO