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CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – DONATO: «MAIDA E TINO? ATTENTI A QUEI DUE…»

Riceviamo e pubblichiamo nota del sindaco di Chiaravalle Centrale, Domenico Donato

CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 18 FEBBRAIO 2017 –  «Attenti a quei due” è il titolo di una famosissima serie televisiva molto in voga negli anni ’70.

In questi giorni stiamo assistendo ad un tentativo di sequel proprio qui a Chiaravalle Centrale. Gli attori sul set non sono Roger Moore e Tony Curtis, ma i due ex sindaci Giuseppe Maida e Gregorio Tino. Attenti a quei due, dunque: Maida e Tino, due amministratori che, per 25 anni, hanno spadroneggiato nel nostro paese e che, oggi, hanno la faccia tosta di presentarsi in pubblico indossando le vesti immacolate dei censori e degli inquisitori contro chi siede in consiglio comunale solo da sei mesi.

Purtroppo per loro, sono i fatti a dimostrare che cosa ha prodotto il loro modo “esemplare” di fare politica. Chiaravalle oggi affonda nei debiti, fatto certificato da una dichiarazione di dissesto, e tutte le pratiche accumulate nel tempo nascondono problemi gravissimi da risolvere. Maida e Tino oggi si preoccupano della qualità del servizio idrico. Due anni fa, però, non si turbavano per i serbatoi con i tetti sfondati e le cabine aperte.

Fatto testimoniato dai lavori urgenti disposti, subito dopo il loro insediamento, dei commissari prefettizi Pino e Giacobbe. Si preoccupano del dissesto ma non parlano degli sperperi e degli sprechi che, oggi, noi siamo costretti a pagare. Parla proprio Tino, che voleva la privatizzazione dell’acqua pubblica, mentre peraltro Maida gli firmava contro. Parla Tino che teneva fermi i controlli agli acquedotti comunali al mese di marzo 2010.

Oggi i due novelli “cavalieri” non si chiedono come mai l’Asp vada a effettuare controlli su campioni di prova palesemente sbagliati, generando allarmismi ingiustificati nella pubblica opinione. Tino e Maida non si chiedono come mai l’analisi dell’acqua passi da positiva a negativa nel giro di 12 ore, in un balletto di dati e notizie che il Comune può solo subire. Fatti e circostanze che, comunque, noi abbiamo già fortemente contestato all’Azienda sanitaria provinciale, investendo della questione anche il Prefetto.

Sono tante, invece, le questioni serie che proprio Tino e Maida dovrebbero spiegare a noi e a tutta la cittadinanza. Da Tino vorremmo sapere, ad esempio, dei 30mila euro per lavori e forniture al Teatro Impero di cui, agli atti dell’ufficio, al momento si è persa ogni traccia. Da Maida vorremmo capire cos’è cambiato dal mese di gennaio 2015, quando accusava pubblicamente Tino di incapacità amministrativa, beccandosi pure minacce di querela.

Se l’obiettivo di Maida e Tino è quello di confondere le idee alla gente o di intimidire chi si è assunto il pesante onere di amministrare un Comune abbandonato allo sfascio, ebbene si sbagliano di grosso. Noi porteremo avanti il nostro programma di risanamento e rinascita, lasciando le chiacchiere a chi è storicamente maestro nell’arte di rimestare nel torbido».

 Domenico DONATO, sindaco di Chiaravalle Centrale