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CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – Conti da far quadrare, si lavora in vista del nuovo Piano di riequilibrio

Chiaravalle, scorcio

Chiaravalle, scorcio

Il sindaco Gregorio Tino e il resto della maggioranza di “Chiaravalle Futura” hanno deciso di affidarsi a un legale per la trattazione in via stragiudiziale della vicenda legata alla vendita dell’immobile “ex Frama Sud” il cui guadagno, nel Piano di riequilibrio pluriennale 2013, era stato destinato a confluire tra le somme atte a sistemare le finanze comunali

di Franco Polito

CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 17 AGOSTO 2014 – Tutte le strade portano al Piano di riequilibrio finanziario. O meglio, alla riproposizione del documento contabile dopo che la Corte dei Conti con la deliberazione n.25 del 2014 ha espresso parere negativo nei confronti di quello presentato nel 2013.

Ogni percorso che possa contribuire a colmare il disavanzo non viene trascurato dalla giunta comunale. Il sindaco Gregorio Tino e il resto della maggioranza di “Chiaravalle Futura” hanno deciso di affidarsi a un legale per la trattazione in via stragiudiziale della vicenda legata alla vendita dell’immobile “ex Frama Sud” il cui guadagno, nel Piano di riequilibrio pluriennale 2013, era stato destinato a confluire tra le somme atte a sistemare le finanze comunali.

Due gli obiettivi del proposito di sindaco e assessori, assunto in seguito alla lettera con cui la “Feviran srl” ha comunicato di voler recedere dal contratto di compravendita della struttura: valutare se i proventi derivanti dalla vendita dell’immobile possano essere inseriti nel redigendo Piano di riequilibrio finanziario ovvero se vi sono i presupposti per la sottoscrizione definitiva dell’atto di vendita. Come dire, quello che si riesce ad incassare dall’immobile “ex Frama Sud” è da utilizzare per far quadrare i conti.

Il “rapporto” tra il Comune e la struttura, ubicata in località Foresta, all’epoca sottoposta a curatela fallimentare, comincia nel 2001 quando l’ente lo ha acquistò con un atto di compravendita. Nel 2007 il consiglio comunale manifestò la volontà di vendere l’immobile per un importo di 500 mila euro inserendolo nel Piano delle alienazioni approvato con delibera n.29 del 28 maggio di quell’anno.

L’immobile nel 2009 venne inserito tra i beni da alienare e a maggio del 2011 venne sottoscritto il contratto preliminare di compravendita. Seguirono la deliberazione del consiglio comunale avente ad oggetto la “ Rettifica piano alienazioni approvato con deliberazione del con siglio comunale n.23/2009”, con la quale si è provveduto a riapprovare il Piano delle alienazioni apportando, al piano originario, delle rettifiche non incidenti sulla consistenza e/o sul valore dell’immobile, alla destinazione urbanistica dell’immobile ex Frama sud e la deliberazione della Giunta, siamo a novembre 2013, che ha adottato un atto di ricognizione riguardante la vendita dell’immobile.

Per sbloccare lo stallo, la palla è passata nelle mani di un legale. Nel mirino la possibilità di tesaurizzare in vista di un nuovo e sostenibile Piano di Riequilibrio.