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CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – CACCIA, BOVA ANNUNCIA MORATORIA A DISCIPLINARE

Nel corso di un incontro a Palazzo Staglianò  si è discusso di regole, natura e della “piaga” cinghiali

di Fra. PO.

CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) –  18 LUGLIO 2016 –  La caccia e le sue (nuove) regole. Soprattutto la caccia al cinghiale. Gli ungulati da un po’ di tempo sono diventati una dolente “piaga” per il territorio delle alte Preserre Catanzaresi e dei Comuni di Cardinale, Chiaravalle Centrale e Torre di Ruggiero.

La loro è una “migrazione  – invasione” massiccia di campagne, raccolti e noccioleti. Tutto spazzato via. Non restano che le “macerie” e l’economia di famiglie e aziende in ginocchio.

Di questo si è parlato sabato sera nel corso di un incontro che ha avuto come suggestiva cornice la sala conferenza di Palazzo Staglianò. La questione da queste parti è avvertita come la fama che si scatena ogni giorno. Per questo all’appuntamento, tra gli altri, erano presenti in tanti: i cacciatori degli Ambiti Territorali di Caccia Cz1 e Cz2, cittadini, il sindaco di Chiaravalle Domenico Donato con assessori e consiglieri, il consigliere regionale e già presidente di Federcaccia Calabria Gennaro Giuffrè, il docente Mario Cristofaro, cacciatore navigato ed esperto della  materia, e il presidente della Commissione Regionale Speciale Antindrangheta Arturo Bova.

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Tante le istanze accorate che i cacciatori, “una delle più belle realtà regionali” come li ha definiti Bova, hanno rivolto alle istituzioni. «Uomini, ma anche tante donne – ha specificato Bova-   appassionati dell’ ars venatoria, sempre attenti al patrimonio naturalistico, sempre vigili sul delicato equilibrio della nostra stupenda e unica biodiversità. Condivido con loro la considerazione che le regole non si cambiano senza condivisione generale e senza un preventivo periodo di discussione e di divulgazione delle stesse».

Il punto più dolente della questione attiene sia al numero massimo dei componenti le squadre, fissato in 40 cacciatori, sia all’estensione massima degli Ambiti Territoriali assegnati a ciascuna squadra che non potrà essere superiore ai 500 ha. Non meno importante la disciplina del “gemellaggio”.

«A giorni – ha fatto sapere ancora Bova –  avremo un incontro con l’onorevole Mauro D’Acri, consigliere regionale con delega alla Agricoltura. Chiederò una moratoria o, quantomeno, una modifica sostanziale del disciplinare che tenga conto delle legittime aspettative e richieste dei nostri cacciatori. Mi sia consentito di sottolineare, con un po’ di sano campanilismo, la competenza e saggezza di due cacciatori amaronesei doc, Antonio Truglia e Mario Bongarzone».