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“CERCANDO FABRIZIO”: «C’È UNA SENTENZA DA STRACCIARE INSIEME. LA PRESUNTA MORTE NON SPEGNE LA SPERANZA»

La mamma Caterina Migliazza: “È un atto dovuto, non è la parola fine. Noi crediamo ancora  di poter vivere  un domani insieme a Fabrizio”

di REDAZIONE

PRESERRE (CZ) –  12 NOVEMBRE 2022 –  E se domani arriva Fabrizio ci sarà una sentenza da stracciare insieme a lui.

È con queste parole, parafrasando il titolo dell’ottava e ultima edizione del concorso letterario indetto dall’ Associazione Cercando Fabrizio e…” [1], Caterina Migliazza, mamma di Fabrizio Catalano (originaria di Girifalco, nel Catanzarese, ma da una vita in Piemonte) commenta la sentenza di presunta morte emessa dal Tribunale di Torino nella giornata

 di giovedì 10 novembre. “È un atto dovuto che provoca una grande sofferenza, ma non mette la parola fine – continua Migliazza – In me non tramonta, infatti, la speranza che ci possa essere un ‘domani’ in cui Fabrizio fa ritorno a casa.

Quel giorno insieme a Fabrizio cancelleremo, in un colpo solo, anni di grande dolore e ora pure una sentenza che quel dolore ha così tanto riacutizzato. Confidiamo davvero di rivedere presto Fabrizio, anche perché adesso c’è un motivo in più per il suo ritorno: c’è una nipotina che vuole conoscerlo… e insieme scriveremo il finale tanto atteso alla Storia di una madre per un figlio scomparso [2]”.

La sentenza del Tribunale di Torino non ha affatto colto di sorpresa Caterina Migliazza e l’ Associazione Cercando Fabrizio e…, ma è arrivata in concomitanza con la stampa delle
antologie dell’ottava edizione del concorso letterario indetto proprio per ricordare e raccontare con Fabrizio. Un periodo dell’anno che coincide tra l’altro anche con i festeggiamenti per il compleanno di Fabrizio.

L’edizione del concorso quest’anno è intitolata “Caro Fabrizio, ti racconto e se domani” [3]; la serata di premiazione, con partecipanti e invitati da tutta Italia, sarà sabato 3 dicembre 2022 alle ore 16.30 al Teatro  Arpino [4], a Collegno (Via Bussoleno, 50).

Caterina Migliazza parlando del concorso e della forza terapeutica della scrittura ha così spiegato: “Scrivere e raccontare permette di combattere concretamente l’oblio e l’indifferenza, due tra i più grandi nemici di chi si trova implicato in un dramma come il non sapere cosa sia successo a una persona cara e amata.

Il senso ultimo di questo evento è proprio quello di portare conforto e speranza. Per me sono 17 anni senza Fabrizio e non avrei mai pensato di sopravvivere tanto a lungo a un simile dolore: leggere, però, della sua presenza nei racconti dei partecipanti è un balsamo per il cuore.

Sentire così forte la speranza di molti per un uso possibile ritorno rende tutto più dolce ed è un dono per me inestimabile”.

Continua sempre Migliazza: “In tutti questi anni, racconto dopo racconto, storia dopo storia, ho capito davvero quanto scrivere possa essere un gesto potente. Mette in comunicazione a più livelli, non solo persone diverse tra loro, ma anche se stessi. Scrivere è un atto terapeutico, cura le ferite, aiuta a creare empatia e solidarietà”.

Durante la serata di premiazione il 3 dicembre è previsto anche un momento informativo in cui verranno presentati gli ultimi dati pubblicati dal Ministero dell’Interno sul fenomeno delle persone scomparse.

Così sempre la presidente di Cercando Fabrizio e…: “Vogliamo informare e sensibilizzare sul dramma delle scomparse, raccontando quali possono essere azioni e strategie di supporto in quei terribili casi”.

L’Associazione Cercando Fabrizio e… sin dalla sua nascita, da quando Fabrizio è sparito ad Assisi il 21 luglio del 2005, dove frequentava il secondo anno di un corso di musicoterapia, si propone di continuare le ricerche di Fabrizio Catalano, e di tutte le altre persone scomparse.

L’Associazione sostiene e dà voce ai familiari di chi non si trova più, per contrastare l’oblio e l’indifferenza, per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, al fine di ottenere collaborazione, sostegno, strumenti normativi e operativi adeguati.

Secondo il dato più aggiornato contenuto nella relazione del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, in Italia, dal 1° gennaio 1974 al 30 giugno 2022, sono 72.442 le persone italiane e straniere ancora da rintracciare e 974 sono i corpi non identificati.