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CENTRACHE (CZ)- CAPRINO MUORE PER “MASTITE ACUTA”, SINDACO ORDINA TERMODISTRUZIONE

Dopo intervento Servizio Veterinario Asp Catanzaro allertato da proprietario azienda agricola

di Franco POLITO

CENTRACHE (CZ) – 22 AGOSTO 2016 –  “Mastite acuta”. Secondo il medico veterinario dell’Asp di Catanzaro potrebbe essere questa la causa della morte di un caprino appartenente a un’azienda agricola del posto.

Su proposta dell’autorità sanitaria catanzarese, intervenuta in seguito alla richiesta del proprietario dell’allevamento, il sindaco Fernando Sinopoli ha adottato i provvedimenti preventivi e utili a tutelare la salute pubblica.

Sinopoli ha emesso ordinanza con cui ha  convalidato il sequestro della carcassa e disposto la sua termodistruzione da parte del titolare dell’azienda secondo la normativa vigente. Copia del provvedimento è stato inviato al comando della polizia municipale e al Servizio Veterinario dell’Asp di Catanzaro.

La mastite è una tra le patologie più diffuse nell’allevamento caprino ed è causa di alterazione nell’attività della mammella, con sintesi di latte con contenuto proteico e salino modificato. Le cause scatenanti sono la scarsa igiene ambientale; la scarsa igiene in fase di mungitura; le lesioni al capezzolo, che consentono l’ingresso di microrganismi; gli squilibri alimentari  e le malattie microbiche specifiche.

I sintomi generali sono febbre, depressione, perdita di peso, scarso appetito; nelle forme acute si ha arrossamento e dolore alla mammella, aumento del suo volume, alterazione nella secrezione lattea.

La forma più diffusa di mastite è tuttavia quella sub-clinica, che non presenta sintomi così evidenti, ma che provoca comunque diminuzione nella produzione di latte, con evidenti conseguenze sul piano economico.

Questa forma è quindi quella da tenere maggiormente sotto controllo, prestando molta attenzione alle condizioni igieniche di allevamento, soprattutto durante la fase di mungitura.

La prevenzione della mastite si basa essenzialmente sul mantenimento di una buona igiene dell’ambiente di allevamento e di mungitura. In stalla è necessario evitare che la mammella abbia un contatto prolungato con le deiezioni, in modo che arrivi in sala di mungitura già pulita.

In sala di mungitura si deve prestare attenzione alla pulizia sia dell’operatore sia dell’impianto, per evitare l’ingresso di microrganismi proprio nel momento in cui il capezzolo è aperto e più a rischio di contaminazione. Prima della mungitura la mammella va pulita con acqua corrente o con disinfettanti, mentre al termine il capezzolo, che rimane aperto ancora per qualche minuto, va immerso in una soluzione disinfettante che lo protegge.

Vanno evitate inoltre condizioni di stress all’animale, quali alimentazione non adeguata o cambio di gregge, che aumentano la suscettibilità dell’animale verso l’infezione.