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CATANZARO – RESTAURO DUOMO, PREVISTI TEMPI LUNGHI

Si spera che al più presto possa emergere tra le istituzioni chiamate in campo un clima di sinergia e di responsabilità

di REDAZIONE

CATANZARO –  3 FEBBRAIO 2018 – Dopo la sua chiusura per pericolo di crollo, in questi giorni sta emergendo una grande attenzione verso la chiesa Cattedrale di Catanzaro.

Un sentito amore da parte del clero, dei fedeli e delle diverse associazioni presenti sul territorio. Tutti desiderano al più presto che la Cattedrale ritorni ad accogliere i fedeli per le sante celebrazioni, recuperando anche la bellezza della storia di un tempo.

Dal 22 gennaio i parroci “in solidum” della parrocchia “Santa Maria Assunta”, don Sergio Iacopetta e don Antonio Bomenuto, prestano servizio pastorale nella Basilica dell’Immacolata.

La chiusura della Cattedrale è stato un atto di grande prudenza da parte dell’Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, Mons. Vincenzo Bertolone, per salvaguardare l’incolumità dei fedeli dopo i crolli di diverse parti del soffitto di una delle cappelle laterali, verificatosi nel marzo 2017, e gli ulteriori distacchi di cornici marmoree verificatisi negli ultimi giorni.

Da evidenziare che,  nonostante le risorse economiche siano immediatamente disponibili, i tempi per l’inizio del restauro della Chiesa Cattedrale di Catanzaro non si preannunciano per nulla brevi.

Il restauro chiama in campo il Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la Calabria, che dovrà procedere a commissionare all’Università della Calabria l’indagine strutturale sulla Chiesa Cattedrale, per poi procedere alla stesura del progetto di restauro.

Ma ancora, dopo sei mesi di attesa, i due enti non hanno stipulato alcuna convenzione, nonostante la disponibilità dei fondi e gli appelli fatti anche dell’Arcivescovo Bertolone.  

Da evidenziare che il tutto riguarderà solamente un primo iter di lavoro burocratico e tecnico prima di poter procedere alla redazione del progetto esecutivo di restauro. Successivamente, sarà sempre il Segretariato Regionale del Ministero che dovrà procedere alla effettuazione della gara di appalto per l’assegnazione dei lavori e sovrintendere alla loro esecuzione.

Visti i lunghi tempi di attesa, si spera che al più presto possa emergere tra le istituzioni chiamate in campo un clima di sinergia e di responsabilità, per restituire al più preso alla comunità diocesana la funzionalità della Cattedrale, “cuore della comunione ecclesiale in quanto cattedra del Vescovo”.