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CATANZARO – PROTEZIONE CIVILE, TANSI: «MIE PAROLE STRUMENTALIZZATE»

Dopo che  ieri con un post su Facebook denunciava le disfuzioni e le carenze del servizio

di REDAZIONE 

CATANZARO – 3 OTTOBRE 2016 –  “Il mio sfogo di ieri ha suscitato la commovente solidarieta’ di molta gente che ha percepito il senso delle mie idee. Ma ha anche alimentato stucchevoli strumentalizzazioni di chi, apparentemente schierato dalla mia parte, e’ in realta’ espressione della vecchia politica che ha scaraventato la Calabria nel baratro oppure ha perso o teme di perdere privilegi acquisiti nel corso di decenni.

Torna sulla situazione della Protezione Civile regionale il responsabile Carlo Tansi, come aveva fatto ieri con un post su Facebook in cui denunciava le disfuzioni e le carenze del s ervizio, con lo sesso strumento puntualizza alcuni aspetti della sua denuncia.

” In realta’ queste persone – precisa – hanno l’unico interesse di alimentare il caos, di far saltare il banco per ripristinare interessi e privilegi di casta che da un po’ di tempo a questa parte sono stati messi in discussione” Privilegi perpetrati nella terra che ha visto nascere e che alimenta la ‘ndrangheta, prima organizzazione criminale al mondo che puo permettersi di comprare all’ingrosso la cocaina dai cartelli colombiani per poi rivenderla in tutto il mondo diventando una delle principali multinazionali mondiali … e che per questo puo’ permettersi di considerare un gioco da ragazzi controllare e indirizzare le scelte decisionali della Regione per mezzo di burocrati che sono parte di una casta dai colletti bianchi e di imprenditori, cosi come affermato da illustri procuratori. Controllo che probabilmente inizia a sfuggire come cerchero’ di spiegare.

Chi vuol bene alla nostra terra – contiua – non puo’ soltanto fare critiche strumentali e distruttive ma deve avere il coraggio di mettere le mani nel fango, restando pulito, per ripulire dal fango questa terra ricchissima ed esumare tutti i suoi tesori sepolti. E a tal proposito, in questo contesto di caos strumentale, sento il dovere morale di chiarire una cosa: quando quasi un anno fa il presidente Oliverio mi ha coinvolto nel suo ambizioso progetto di radicale cambiamento della nostra Terra, lui mi aveva prospettato le difficolta’ a cui sarei andato incontro. Conoscendo il presidente da anni ed avendo condiviso con lui altri ideali, non ho esitato a sposare fiducioso quel suo progetto”.

“Ed e’ per questo – prosegue – che in questa giungla e in queste sabbie mobili il presidente continua a rappresentare il mio unico riferimento morale ed umano, visti la sua determinazione, il suo coraggio, la sua moralita’ e il suo viscerale attaccamento alla nostra Terra…. caratteristiche che animano anche il mio agire. Mi duole vederlo, solitario ma roccioso e piu’ che mai determinato a cambiare questa Terra, al centro di fuochi incrociati provenienti, oltre dalla protezione civile, da chi strumentalizza le mie parole, anche da tanti altri ambiti che si oppongono al cambiamento…. tra raffiche di “fuoco amico” proveniente da “faide” interne espressione di correnti contrapposte di una politica vomitevole. Per non parlare – aggiunge – della maledetta burocrazia che cerca di ingabbiare il cambiamento che il presidente vuole con tutte le sue forze: io che l’ho toccata con mano, immagino cosa significhi smuovere una burocrazia imperante annidata in ogni angolo della Regione. Presidente che ha avuto anche il coraggio – tra le tante iniziative intraprese e mal divulgate – di dare una svolta storica all’ente che ha sempre rappresentato l’emblema negativo della nostra Terra: Calabria Verde e i suoi 7500 operai forestali.

Ed e’ cosi che, oltre alla protezione civile, anche una struttura ciclopica come Calabria Verde (che ha un numero di dipendenti quasi quattro maggiore di quelli presenti in regione) ha iniziato un percorso virtuoso grazie all’altra nomina, presidenziale, del Generale dei Carabinieri Marigio’. La sua guida decisa di un ente saccheggiato da sempre dalla politica, di destra e di sinistra, ha avviato un processo di cambiamento e moralizzazione epocale i cui risultati sono gia’ sotto gli occhi di tutti, con i provvedimenti della autorita’ giudiziaria dei giorni scorsi”.

Tansi conclude dicendosi “convinto che e’ solo l’inizio di uno sciame sismico che portera’ ad un terremoto di vasta portata che probabilmente coinvolgera’ altri pezzi della regione, protezione civile compresa. Terremoto purificatore, una volta tanto”.